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Italia, DBRS: conti pubblici a rischio tra elezioni e crisi energetica

Finanza
Italia, DBRS: conti pubblici a rischio tra elezioni e crisi energetica
(Teleborsa) - Il nuovo governo italiano potrebbe trovarsi in difficoltà nel trovare un buon equilibrio tra la protezione dell'economia e la riparazione dei conti fiscali. In un contesto di peggioramento delle prospettive macroeconomiche, misure mirate e temporanee saranno importanti per preservare la fiducia del mercato. Inoltre, c'è il rischio di uno spostamento sfavorevole della traiettoria fiscale alla luce della crisi energetica e delle politiche propugnate dai principali partiti. Lo afferma DBRS Morningstar in nuovo report sul paese, nel quale vengono anche prese in considerazione le proposte dei partiti di centrodestra, destinati a vincere le elezioni del 25 settembre.

"Il prossimo governo potrebbe trovarsi in difficoltà per mantenere le promesse elettorali espansive nel 2023, potrebbero esserci altre priorità - ha affermato Carlo Capuano, Senior Vice President Sovereign Ratings - Lo spazio fiscale potrebbe essere limitato da una crescita economica inferiore, rendimenti in aumento e probabilmente un ulteriore sostegno legato all'energia, a meno che il deflatore non sia significativamente più alto del previsto".

Mentre la crescita per il 2022 dovrebbe essere in linea con le ultime proiezioni del governo, i rischi di recessione si stanno intensificando e potrebbero trasferirsi in una debole performance del primo/secondo trimestre del 2023, secondo il report. La solida crescita registrata dall'Italia nei primi due trimestri del 2022 contribuirà probabilmente a un'espansione complessiva del PIL reale vicino alle attuali aspettative. Tuttavia, l'Italia inizierà il 2023 con una certa debolezza debole, quindi una riduzione del disavanzo al 3,9% del PIL dal 5,6% potrebbe essere complicata.

"I principali partiti, nell'agenda delle prossime elezioni, propongono tagli alle tasse o spese aggiuntive, che se attuate potrebbero mettere ulteriormente sotto pressione il disavanzo - si legge nello studio - Questi includono ad esempio una costosa riforma del taglio delle imposte sul reddito, un'età pensionabile più bassa e pensioni più elevate nei rispettivi ordini del giorno dei partiti che formano la coalizione di destra e 10.000 euro di bonus per chi compie 18 anni e zero contributi sociali per assumere persone più giovani di 35 anni, proposto dal PD. DBRS Morningstar ritiene improbabile nel breve termine il rischio di una rapida e completa attuazione di queste misure. Tuttavia, misure fiscalmente onerose, non temporanee e ben mirate potrebbero determinare costi di finanziamento più elevati".
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