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Fisco, Consulta del Caf: 21 milioni di cittadini da noi per il 730, in aumento reddito e spese mediche

CONSULTA DEI CAF: 21 MILIONI DI CITTADINI DA NOI PER IL 730

Economia
Fisco, Consulta del Caf: 21 milioni di cittadini da noi per il 730, in aumento reddito e spese mediche
(Teleborsa) - Sono 21 milioni le persone che nel 2022 si sono rivolte ai Caf per la campagna fiscale 730/2022, con un aumento complessivo di 300.000 pratiche rispetto allo scorso anno. Il dato è stato diffuso dalla Consulta Nazionale dei CAF, che conta oltre 30.000 sportelli in tutta Italia. “Anche quest’anno – dichiara Giovanni Angileri, coordinatore della Consulta – la campagna fiscale ha registrato numeri molto significativi. L’aumento delle dichiarazioni rispetto al 2021 è il risultato del lavoro di qualità reso ai cittadini e conferma il nostro ruolo, da ormai 30 anni, di intermediari con la Pubblica Amministrazione, aiutando le famiglie a districarsi nella burocrazia del nostro Paese”.

Uno dei dati più interessanti è la crescita del reddito: “Gli italiani – spiega Angileri – nel 2022 hanno dichiarato mediamente 21.512 euro, oltre 1.000 euro in più rispetto ai 19.985 del 2021. Significativi anche gli altri dati delle dichiarazioni: le detrazioni sulle spese mediche sono presenti nel 68,4% dei modelli, in aumento di oltre il 5% rispetto allo scorso anno, ed è cresciuto anche l’importo medio, passato da 892 euro del 2021 a 1.038 euro nel 2022. In crescita anche le spese scolastiche (+1%) e quelle per le attività sportive dei ragazzi (+1,2%), mente restano invariate le spese universitarie e degli affitti degli studenti fuori sede”.

Gli operatori dei CAF sono molto impegnati anche sul fronte del rilascio degli Isee: “Le domande sono in forte crescita per via dell’assegno unico. A metà ottobre – spiega Angileri - abbiamo già superato i 9 milioni di pratiche, un milione in più rispetto a tutto il 2021. Arriveremo a superare quota 10 milioni entro la fine dell’anno, che significa per i Caf un costo di gestione di 160 milioni di euro. Ad oggi la disponibilità di risorse pubbliche è ferma a 122 milioni di euro, che non garantiscono la gratuità del servizio ai cittadini. Il nuovo Governo – conclude il coordinatore della Consulta dei Caf – dovrà tenere conto di questa situazione. Siamo pronti a dialogare per trovare insieme soluzioni rapide ed efficaci”.






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