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Credit Suisse crolla dopo perdita monstre. Saudi Bank avrà il 9,9%

Taglierà 9mila dipendenti ed avvierà una profonda ristrutturazione delle sue attività che richiederà un aumento di capitale da 4 miliardi di franchi

Finanza
Credit Suisse crolla dopo perdita monstre. Saudi Bank avrà il 9,9%
(Teleborsa) - Il titolo Credit Suisse prosegue con una performance negativa alla borsa di Zurigo dopo un avvio in forte ribasso: oltre 10 punti percentuali. L'istituto elvetico paga dazio con i risultati di bilancio che hanno evidenziato una perdita monstre, l'annuncio di un taglio di 9 mila dipendenti ed una profonda ristrutturazione delle sue attività che richiederà un aumento di capitale da 4 miliardi di franchi, attraverso l'emissione di nuove azioni destinate sia ad investitori qualificati, inclusa la Banca Nazionale Saudita che si è impegnata a sottoscrivere fino a 1,5 miliardi di franchi per conseguire una partecipazione massima del 9,9%, sia agli attuali azionisti.

Nel dettaglio, i primi nove mesi del 2022 si sono archiviati con un rosso di 5,9 miliardi di franchi svizzeri a fronte di un utile di 435 milioni di franchi riportato nello stesso periodo del 2021. Nel terzo trimestre, la perdita è stata di 4,03 miliardi rispetto all'utile di 434 milioni dello stesso periodo del 2021. I ricavi scivolano del 36% nei nove mesi, a 11,86 miliardi di franchi e, del 30% nel terzo trimestre, a 3,8 miliardi.

I vertici dell'istituto hanno stabilito cura dimagrante che andrà a colpire il personale, con 2700 impieghi in meno. Entro la fine del 2025 i posti di lavoro in meno saranno 9000. Credit Suisse passerà, infatti, a 43 mila dipendenti. Oggi sono 52 mila.
"A partire da oggi, stiamo intraprendendo una serie di azioni decisive per rifocalizzare il Credit Suisse attorno ai bisogni dei nostri clienti e degli stakeholder. Il nostro nuovo modello integrato sarà focalizzato attorno al wealth management, alla banca svizzera, come pure all'asset management e ristruttureremo radicalmente l'investment bank, rafforzeremo il capitale e accelereremo la trasformazione dei costi. Crediamo che queste azioni porteranno il Credit Suisse a una più stabile performance e alla generazione di valore duraturo per i nostri azionisti". Così il CEO di Credit Suisse, Ulrich Koerner, commenta il nuovo piano strategico della banca in una nota. "Il terzo trimestre e, in misura più ampia il 2022, sono stati significativamente impattati dalle protratte difficili condizioni del mercato e macroeconomiche, che hanno portato a una debole performance, in particolare della nostra investment bank".

Il nuovo piano strategico del Credit Suisse prevede una profonda ristrutturazione dell'investment bank che include una trasformazione del profilo di rischio e l'obiettivo di una riduzione del 40% delle Rwa (asset ponderati per il rischio) entro il 2025 attraverso azioni strategiche in quattro aree. In particolare - si legge nella nota della banca - le attività di capital markets e advisory saranno rinominate Cs First Boston, con la previsione di "attrarre capitale" e avviare "partnership preferenziali" con soggetti terzi, mentre le attività non strategiche ad alto rischio e bassa redditività, come quelle di Prime Services, verranno convogliate nella Capital release unit con l'obiettivo di essere liquidate e dismesse.
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