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Visco: "BCE proceda in modo graduale. Tempo di avviare riduzione debito"

Economia
Visco: "BCE proceda in modo graduale. Tempo di avviare riduzione debito"
(Teleborsa) - "Negli ultimi mesi l’incertezza che caratterizza il quadro economico e finanziario internazionale è notevolmente aumentata. L’attività economica globale risente pesantemente delle conseguenze dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia", Lo ha ricordato il Governatore della banca d'Italia Ignazio Visco, intervenendo alla 98^ Giornata Mondiale del Risparmio.

Il Governatore ha ricordato che "le ripercussioni più evidenti si osservano sul mercato dell’energia" e che " sono stati colpiti anche i corsi dei beni alimentari sui mercati mondiali".

"Il peggioramento delle prospettive di crescita è diffuso" ha detto Visco, ricordando il taglio delle stime dell'FMI e segnalando che la situazione ha avito anche "ricadute sui prezzi al consumo", costringendo le banche centrali ad avviare "una fase di restrizione delle condizioni monetarie al fine di contrastare l’aumento dell’inflazione corrente e attesa, nonché il rischio di un possibile avvio di rincorse tra prezzi e salari". "La dinamica salariale, in Italia e in generale nell’area dell’euro, è finora rimasta moderata", ha assicurato il Governatore, aggiungendo che al momento non vi sono quindi evidenti segnali di un rilevante 'disancoraggio' delle aspettative d’inflazione dall’obiettivo di stabilità dei prezzi".

In questo contesto, "il rialzo dei tassi ufficiali dovrà proseguire per attenuare il rischio che il persistere di un’elevata inflazione causata dal susseguirsi di shock 'di offerta' si trasli sulle aspettative di famiglie e imprese, alimentando la dinamica dei prezzi e determinando aumenti più forti delle retribuzioni, ma "l’elevata incertezza richiede di procedere in modo graduale valutando con attenzione l’adeguatezza dell’orientamento monetario sulla base delle evidenze che si renderanno via via disponibili".

Parlando del risparmio, Visco ha sottolineato che nella situazione attuale "da un lato è sostenuto dalla risposta di natura precauzionale delle famiglie all’elevata incertezza sulle prospettive economiche; dall’altro, è indebolito dal tentativo di mantenere adeguati livelli di consumo a fronte del notevole acuirsi delle pressioni sui prezzi". "In termini assoluti il risparmio delle famiglie si è avvicinato a 35 miliardi di euro nei tre mesi terminanti a giugno; pur tenendo conto dell’aumento dei prezzi registrato dal deflatore dei consumi, il livello era ancora del 13 per cento più alto di quello precedente lo scoppio della pandemia (dopo essere pressoché raddoppiato nei mesi immediatamente successivi)", ha ricordato il Governatore, aggiungendo che esiste però una "notevole eterogeneità" nell'ambito delle delle famiglie e che "la formazione di risparmio si è verosimilmente concentrata presso le famiglie con redditi medio-alti".

"L’accentuata volatilità nei mercati ha influito sulla composizione delle attività finanziarie delle famiglie. È proseguito l’aumento, seppure a ritmi più contenuti, dei depositi e del circolante - ha notato Visco - che a fine giugno avevano raggiunto un livello pari a un terzo del totale delle attività, il valore più elevato da oltre venti anni".

"In Italia le banche continuano a svolgere un ruolo molto rilevante per l’allocazione del risparmio all’attività produttiva e agli investimenti", ha ricordato Visco, sottolineando che "le banche italiane affrontano questa fase partendo da una situazione nel complesso equilibrata e certamente migliore di quella in cui si trovarono a fronteggiare le crisi finanziarie di dieci e più anni fa. I crediti deteriorati hanno continuato a ridursi".

"In seguito alla necessaria normalizzazione delle condizioni monetarie il costo per il servizio del debito è destinato a salire. Ciò rende ancora più importante delineare un percorso realistico per proseguire la fase di graduale rientro dagli alti livelli del debito pubblico in rapporto al PIL avviata negli ultimi due anni. Sarebbe un segnale decisivo di credibilità per i mercati, che si tradurrebbe in premi per il rischio sovrano più bassi, contenendo l’onere da interessi e riducendo lo sforzo necessario per raggiungere gli obiettivi di bilancio", ha affermato Visco, facendo cenno anche all'importanza del Next Generation Eu ed ricordando che l'Italia è fra i principali beneficiati del piano ed "ha la responsabilità di dimostrare con risultati concreti quali progressi può conseguire un’Unione europea più forte e coesa".
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