(Teleborsa) -
Abi e
Ance hanno insieme scritto al Governo una
lettera per richiamare l’attenzione sulla gravità della situazione nella quale si trovano, oramai da mesi, migliaia di cittadini e imprese che hanno fatto affidamento su
misure di incentivazione indirizzate verso l’
efficientamento energetico e sismico nonché per altre attività connesse al nostro patrimonio immobiliare.
In particolare, scrivono i
Presidenti Patuelli e Brancaccio, occorre scongiurare al più presto una pesante crisi di
liquidità per le imprese della filiera che rischia di condurle a gravi difficoltà a causa di crediti fiscali maturati e che in questo momento non è più possibile cedere, visti anche i limiti delle capienze fiscali.
Abi e Ance chiedono quindi una
misura tempestiva e di carattere straordinario che consenta agli intermediari di ampliare la propria capacità di acquisto utilizzando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli
F24, compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dagli intermediari.
Questa soluzione, scrivono i Presidenti di Abi e Ance, permetterebbe agli
intermediari di ampliare la loro capacità di acquisto di
crediti certi e verificati dagli intermediari stessi, al momento non utilizzabili.