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G20, bozza comunicato finale: "Maggioranza condanna con forza la guerra in Ucraina"

Michel: "Dichiarazione congiunta va nella giusta direzione"

Economia
G20, bozza comunicato finale: "Maggioranza condanna con forza la guerra in Ucraina"
(Teleborsa) - "La maggior parte dei membri del G20 ha condannato con forza la guerra in Ucraina e ha sottolineato che sta causando immense sofferenze umane e esacerbando le fragilità esistenti nell'economia globale". È quanto si legge nella bozza del comunicato finale del G20 in corso a Bali in Indonesia.

"Esistono altri punti di vista e diverse valutazioni della situazione e delle sanzioni. Riconoscendo che il G20 non è il forum per risolvere le questioni di sicurezza, evidenziamo – prosegue la bozza – che le questioni di sicurezza possono avere conseguenze significative per l'economia globale. Quest'anno abbiamo assistito anche all'ulteriore impatto negativo della guerra in Ucraina sull'economia globale. La questione è stata discussa. Abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali espresse in altre sedi, tra cui il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che, nella Risoluzione n. ES-11/1 del 2 marzo 2022, adottata a maggioranza (141 voti favorevoli, 5 contrari, 35 astensioni, 12 assenti) deplora con la massima fermezza l'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina e richiede il suo ritiro completo e incondizionato dal territorio dell'Ucraina".

"È essenziale sostenere il diritto internazionale e il sistema multilaterale che salvaguarda la pace e la stabilità. Ciò include la difesa i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e l'adesione al diritto umanitario internazionale, compresa la protezione dei civili e delle infrastrutture nei conflitti armati. L'uso o la minaccia di uso di armi nucleari – viene sottolineato nel documento – è inammissibile. La risoluzione pacifica dei conflitti, gli sforzi per affrontare le crisi, così come la diplomazia e il dialogo, sono fondamentali. L'epoca odierna non deve essere tempo di guerra".

Il comunicato fa anche riferimento alle sfide alla sicurezza alimentare globale esacerbate dagli attuali conflitti e tensioni. "Siamo profondamente preoccupati per le sfide alla sicurezza alimentare globale esacerbate dagli attuali conflitti e tensioni. Ci impegniamo – si legge ancora nel comunicato – pertanto a intraprendere azioni urgenti per salvare vite umane, prevenire la fame e la malnutrizione, in particolare per affrontare le vulnerabilità dei Paesi in via di sviluppo, e chiediamo un'accelerazione della trasformazione verso un'agricoltura sostenibile e resiliente. Ci impegniamo a proteggere i più vulnerabili dalla fame, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per affrontare la crisi alimentare globale. Accogliamo con favore i due accordi di Istanbul, siglati da Turchia e Nazioni Unite, per allentare la tensione e prevenire l'insicurezza alimentare globale e la fame nei Paesi in via di sviluppo: sottolineiamo l'importanza della loro piena, tempestiva e continua attuazione da parte di tutte le parti interessate, così come gli appelli del Segretario Generale delle Nazioni Unite a continuare questi sforzi delle Parti".

La bozza di dichiarazione congiunta su cui c'è un primo accordo della maggioranza dei Paesi partecipanti – ha affermato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel – "va nella giusta direzione" della condanna dell'invasione russa dell'Ucraina. "Il fatto che abbiamo raggiunto un accordo a livello di delegazioni – ha dichiarato Michel – è già un grande risultato. Il vertice è uno dei più difficili di sempre".
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