(Teleborsa) - Per l’UE il
petrolio è ancora la principale fonte energetica, ma la sua quota è diminuita di 6 punti percentuali negli ultimi due decenni, passando dal 38,7% al 32,7% mentre nello stesso periodo è aumentata la quota del
Gas dal 20,6% al 24,4%. Salto in avanti di
Rinnovabili e
Biocarburanti che hanno guadagnato più di 11 punti percentuali passando da una quota del 6,4% ad una del 17,9%. Sono alcuni dei dati contenuti all'interno del quarto
MED & Italian Energy Report, lavoro di ricerca quest’anno intitolato “Alternative fuels: a strategic option for the Euro-Mediterranean area?", frutto della sinergia tra SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, e della collaborazione con la Fondazione Matching Energies.
Lo studio ha messo in evidenza che a livello strategico sarà importante il nuovo ruolo centrale del
Mediterraneo, in particolare del
Nordafrica per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico nel breve e medio periodo. Nel frattempo, il ritmo di crescita della
capacità rinnovabile in Medio Oriente e Nord Africa dovrebbe aumentare di oltre il 100% nei prossimi 5 anni, passando da 15 GW a oltre 32 GW.
Per quel che riguarda i
trasporti marittimi e la
portualità il rapporto sottolinea che avranno un ruolo sempre più importante negli scenari e stanno andando verso nuovi modelli sempre più volti allo sviluppo energetico:
Green Ports e
Green Ships. I porti di fatto stanno diventando poli di sviluppo industriale ed energetico. In quanto terminali di energie fossili e rinnovabili, nonché luoghi di sbocco di pipelines provenienti in particolare dal Nord-Africa che portano flussi di energia e anche vicini a industrie ad alta intensità energetica. Questo ne accrescerà il valore strategico ed economico. La
portualità italiana ha una importante caratterizzazione energetica: il 34% del traffico è costituito da rinfuse liquide (oltre 163 milioni di tonnellate nel 2021). Nei primi 6 mesi del 2022 sono state superate le 80 milioni di tonnellate (+5,6% sul 2021).
Da gennaio a ottobre 2022 inoltre il 63% della
flotta negli
orderbook (navi nei cantieri in costruzione) è rappresentato da mezzi alimentati con combustibili alternativi, prevalentemente Gas Naturale Liquefatto e Metanolo.