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Balneari chiedono tavolo di confronto al governo: stop ad aumento canoni del 25%

Rustignoli (Fiba): "Non ci sono le condizioni tecniche per fare le gare nel 2024"

Economia
Balneari chiedono tavolo di confronto al governo: stop ad aumento canoni del 25%
(Teleborsa) - "Meloni mantenga le promesse della campagna elettorale". Questo l'appello lanciato dal presidente di Fiba Confesercenti, Maurizio Rustignoli, che chiede al governo un tavolo di confronto con al centro la sospensione dell'aumento del 25,15% dei canoni (il minimo a 3.377,50 euro), frutto della variazione dell'Indice Istat, annunciato venerdì dal ministero delle Infrastrutture.

"Doveva essere massimo dell'11% – afferma Rustignoli –. Entro febbraio, poi, vanno approvati i decreti attuativi sulla concorrenza per le gare dal 2024, che per noi non sono possibili: il governo cosa farà? Meloni diceva che avrebbe lavorato per una diversa applicazione della Bolkestein".

L'aumento dei canoni – spiega all'Ansa il presidente di Fiba Confesercenti – "è una novità preoccupante per la nostra categoria, in un momento di incertezza legato anche all'applicazione della direttiva Bolkestein e ai danni provocati a molti stabilimenti dalle mareggiate dei mesi scorsi. Il canone minimo si applica anche per chi deve chiedere un allargamento temporaneo, ad esempio per un campo di beach volley: così si rischia di impoverire l'offerta turistica in spiaggia".

"Come categoria – sottolinea Rustignoli – non siamo contrari a rivedere gli importi dei canoni, che in media sono di 8-10mila euro all'anno e sono bassi, lo riconosciamo. Ma va fatto con un intervento organico e un metodo che preveda la giusta valutazione delle spiagge, classificandole in base alla redditività e dando un valore corretto al metro quadro: così lo Stato valorizzerebbe il proprio bene".

Entro febbraio – come ricorda Rustignoli – andrebbero approvati i decreti attuativi della legge sulla concorrenza varata dal governo Draghi, per poi far partire i bandi, "anche se – evidenzia il presidente di Fiba Confesercenti – secondo noi non ci sono le condizioni tecniche per fare le gare nel 2024. Bisogna capire le intenzioni dell'attuale governo. In campagna elettorale la presidente Meloni ha detto che avrebbero lavorato per una diversa applicazione della Bolkestein. È ancora in tempo per rispettare le promesse ma temo che, ad esempio, non sia ancora partita la mappatura delle coste. È fondamentale per dimostrare che non è scarsa la risorsa di arenili già mappati per insediamenti turistico-ricreativi e non ancora assegnati: se la risorsa non è scarsa, allora l'applicazione della direttiva può essere rinviata. Meloni aveva promesso che avrebbe lavorato su questo".
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