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Codice appalti, Salvini: bozza aperta, accettiamo qualsiasi suggerimento

Economia
Codice appalti, Salvini: bozza aperta, accettiamo qualsiasi suggerimento
(Teleborsa) - Quella del nuovo Codice degli appalti, "è una bozza assolutamente aperta, permeabile a qualsiasi suggerimento". Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenendo a un convegno Ance su Cantiere Italia. "Il lavoro fatto – ha spiegato – è un buon punto di partenza e conto di arrivare a un ottimo punto di arrivo con suggerimenti che arriveranno. L'importante è non smontare l'impalcatura”. Quanto alla sua entrata in vigore Salvini ha spiegato che che "ci sono dei ragionamenti in corso con l'Ue". In ogni caso, "la sua approvazione al 31 marzo non è in discussione", ha garantito il Ministro.

Evitare lo shock normativo causato dall'introduzione immediata del nuovo Codice degli appalti, che comporterebbe il blocco dei bandi di gara come successe nel 2016 con l'introduzione del vecchio Codice è la richiesta avanzata dalla presidente dell'Ance, Federica Brancaccio. "Dobbiamo evitare quello che è successo nel 2016 – ha affermato –, altrimenti lo shock normativo sarebbe una certezza". Secondo infatti una scheda realizzata dall'Ance, nel 2016 l'introduzione immediata del vecchio Codice causò un blocco totale dei bandi di gara del 16,6%, con addirittura il 35% per quanto riguarda i comuni. Per questo l'Ance chiede che venga previsto un tempo adeguato per l'introduzione del nuovo Codice con un confronto con gli operatori del settore.

"Questo è un codice che nei principi ci vede non favorevoli, di più – ha aggiunto la presidente dell'Ance –. Ci preoccupa in alcuni punti l'attuazione, come la qualificazione delle stazioni appaltanti che non ci sarà il primo luglio 2023 e questo è un grande rischio". Per Brancaccio altri motivi di preoccupazione sono determinati ad esempio dalla soglia sotto la quale non servono le gare per cui "si rischia di sottrarre al mercato una grande fetta". Oltre a ciò "la revisione dei prezzi obbligatoria se è una norma finalmente recepita, rischia di diventare un disastro nella sua attuazione, perché di fatto non è una revisione automatica. Proviamo tutti insieme affiché quel grandissimo lavoro fatto dal Consiglio di Stato possa essere attuato", ha concluso.



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