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BNL, utile ante imposte in aumento a 410 milioni di euro nel 2022

Banche, Finanza
BNL, utile ante imposte in aumento a 410 milioni di euro nel 2022
(Teleborsa) - BNL ha generato un utile ante imposte pari a 410 milioni di euro nel 2022, in aumento dell'8,8% rispetto al 2021. Nel quarto trimestre dell'anno è stato pari a 111 milioni di euro, in considerevole aumento (+41,8%) rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. I risultati sono stati comunicati assieme a quelli della controllante, la francese BNP Paribas, che ha annunciato l'aumento dei target al 2025 e un buyback da 5 miliardi di euro nel 2023.

L'utile ante imposte è calcolato dopo l'attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione Investment & Protection Services).

Il margine di intermediazione di BNL nel 2022, pari a 2.634 milioni di euro, è stato in calo dell'1,7% rispetto al 2021 (-0,1% a perimetro costante). Il margine di interesse è diminuito dell'1,3%. L'impatto positivo del contesto di tassi sui depositi è controbilanciato dall'effetto del graduale aggiustamento dei margini sui crediti. Le commissioni sono state in calo del 2,2% (+1,5% a perimetro costante grazie alla crescita delle commissioni bancarie, in particolare nel segmento di clientela imprese, parzialmente compensata dalla flessione delle commissioni finanziarie).

I costi operativi, pari a 1.735 milioni di euro, sono diminuiti del 2,5% rispetto al 2021 (-0,5% a perimetro e tassi di cambio costanti), grazie agli effetti della trasformazione del modello operativo e alle misure di adattamento (piano di pensionamento Quota 100).

Con 58 punti base in rapporto agli impieghi a clientela, il costo del rischio è contenuto e riflette un calo degli accantonamenti sui crediti deteriorati (livello 3) rispetto al 2021

Gli impieghi sono stati in aumento del 2,1% rispetto al 2021 e del 4,1% sul perimetro al netto dei crediti deteriorati, sostenuti dalla crescita dei mutui e del factoring. I depositi sono aumentati dell'8,5% rispetto al 2021, con un netto incremento in tutti i segmenti di clientela e soprattutto nel comparto imprese. La raccolta indiretta ha registrato un calo dell'8,6% rispetto al 31 dicembre 2021, in un contesto di mercato sfavorevole.
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