(Teleborsa) -
Nel 2021, il PIL reale nelle singole regioni dell'UE è variato dal -2,4% nella provincia del Brabant wallon (Belgio) al +16,7% nella Notio Aigaio (Grecia) ed è
aumentato in tutte le regioni tranne tre: Prov. Brabant wallon (Belgio), Mayotte (-0,7%; Francia) e Tirol (-0,2%; Austria).
L'Irlanda ha registrato il
più alto aumento del PIL reale
rispetto al livello pre-pandemia nel 2019. La crisi COVID-19 - ricorda Eurostat - ha avuto un forte impatto su tutte le regioni, influenzando gli indicatori sociali ed economici nel 2020, tanto che i tassi di crescita del volume del PIL nel 2021 sono, in molti casi, inversamente proporzionali ai cali registrati nel 2020.
Confrontando i livelli di volume del PIL nel 2021 con l'anno pre-COVID del 2019,
le tre regioni con i maggiori aumenti sono state tutte in Irlanda: meridionale (+28,4%), orientale e centrale (+15,4%) e settentrionale e occidentale (+14,1 %). Altre 79 regioni hanno avuto un livello di volume del PIL più elevato nel 2021 rispetto al 2019.
Le regioni con la
maggiore crescita del volume del PIL nell'anno sono la regione di
Notio Aigaio in Grecia (+16,7%) seguita dalla regione meridionale dell'Irlanda (+16,3%) e Jadranska Hrvatska in Croazia (+16%).
Il Lussemburgo e l'Irlanda del Sud hanno registrato il
PIL pro capite più elevato nel 2021. Nel 2021, il PIL regionale pro capite espresso in termini di standard nazionali di potere d'acquisto (SPA) variava dal 28% della media UE a Mayotte (Francia) al 268% in Lussemburgo.