Facebook Pixel
Milano 15:37
33.815,54 -1,33%
Nasdaq 15:37
17.192,11 -1,91%
Dow Jones 15:37
37.912,65 -1,43%
Londra 15:37
8.049,23 +0,11%
Francoforte 15:37
17.828,97 -1,44%

Riforma fiscale, via libera del Cdm alla legge delega. Meloni: svolta necessaria per il Paese

Economia
Riforma fiscale, via libera del Cdm alla legge delega. Meloni: svolta necessaria per il Paese
(Teleborsa) - Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l'ha definita nel corso della riunione con i ministri una "svolta necessaria per il Paese". "Lo avevamo promesso e oggi manteniamo l'impegno: al via l'iter che entro 24 mesi darà vita a una rivoluzione fiscale che l'Italia attende da 50 anni – ha scritto poi sui social –. Una riforma strutturale e organica che si pone l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale per imprese e lavoratori, creare un nuovo rapporto di fiducia tra Fisco e contribuenti e incentivare la crescita e l'occupazione secondo il principio del 'più assumi e investi e meno tasse paghi”.

"La Riforma – ha aggiunto infine – contiene una visione complessiva e programmatica che premia la lealtà e la responsabilità del contribuente, gettando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con il Fisco. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l'equità, favoriamo occupazione e investimenti".

Tra le principali indicazioni emerse c'è l'individuazione dei principi per la revisione dell'IRPEF con lo scopo dei decreti attuativi che sarà quello di arrivare a tre aliquote. In particolare, sul tavolo ci sarebbero due ipotesi sul tavolo: una con le aliquote al 23, 33 e 43%, l'altra 23, 27 e 43%. Le coperture si troveranno con la razionalizzazione delle tax expenditures, magari con un tetto alle detrazioni parametrato sul reddito.

Per quel che riguarda la flat tax – se a regime l'obiettivo è un'imposta unica –, arriva la tassa piatta incrementale per i dipendenti, che potranno scontare l'aumento di reddito rispetto all'anno precedente. Sul fronte IRAP, l'abolizione dell'imposta regionale sulle attività produttive sarà graduale, e i primi a beneficiarne saranno artigiani, commercianti, società di persone e professionisti.

Per le grandi aziende la riforma introdurrà una "cooperative compliance" per ridurre l'elusione. Mentre per il mondo delle piccole imprese si va verso un sistema di "concordato preventivo biennale". In sostanza, il fisco fissa un'imposizione all'imprenditore in base ai suoi redditi precedenti e per due anni non chiede altro. Previsto anche un riordino delle aliquote agevolate e Iva azzerata per alcuni beni di prima necessità come pane e latte. L'aliquota IRES scende dal 24 al 15% per le aziende che non distribuiscono gli utili e assumono a tempo indeterminato o investono in innovazione.

Depenalizzata l'evasione "di necessità" e sanzioni attenuate per il reato di dichiarazione infedele. Ridotte anche le sanzioni amministrative. Infine, il ddl delega stabilisce "il discarico automatico" delle quote non riscosse dopo cinque anni. E per i vecchi debiti, dilazioni lunghe dieci anni, fino a 120 rate.

“La delega fiscale approvata dal Cdm riscrive completamente l'attuale sistema tributario varato negli anni '70 – si legge in una nota del Ministero dell'Economia e delle Finanze – Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese".
Condividi
```