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Biocarburanti, Roma in pressing ma Bruxelles tira dritto

Il regolamento sulle emissioni CO2 delle auto non sarà riaperto (forse)

Ambiente, Economia
Biocarburanti, Roma in pressing ma Bruxelles tira dritto
(Teleborsa) - Fumata bianca sugli e-fluel tra Bruxelles e Berlino. Roma, intanto, resta all'angolo. L'intesa - raggiunta nelle scorse ore e annunciata su Twitter dal vicepresidente dell'esecutivo comunitario, il socialista olandese Frans Timmermans, responsabile per il Green Deal dell'Ue -
consentirà di commercializzare gli autoveicoli con motori termici anche dopo il 2035 - quando scatterà il divieto di vendere auto a benzina e diesel - a condizione che siano alimentati con carburanti sintetici, cioè in grado di garantire la neutralità climatica.



L'accordo spiana la strada all'approvazione definitiva della norma che prevede lo stop delle vendite di auto a benzina e gasolio dal 2035 ma lascia l'Italia "orfana" di un alleato fondamentale nella battaglia ingaggiata a Bruxelles su questo fronte solo qualche settimana fa - sfruttando anche la posizione assunta a sorpresa da Berlino soprattutto per motivi di politica interna - con l'obiettivo di aggiungere, insieme agli e-fuels, pure i biocarburanti tra i combustibili utilizzabili dai motori termici dopo il 2035.


"Il regolamento sulle emissioni CO2 delle auto non sarà riaperto e questa è la base per procedere eventualmente con la decisione" di approvarlo, ha detto il funzionario rispondendo alla domanda se il negoziato sullo stop alle auto a motore termico verrà riaperto per includere i biocarburanti, come sta chiedendo l’Italia, oltre ai carburanti sintetici, su cui è stato raggiunto l’accordo con la Germania", fa sapere questa mattina un alto funzionario Ue.

"L'Italia, senza nessuna inutile prova di forza, in queste ore è impegnata a fornire tutti gli elementi utili per far comprendere all'Ue, in modo scientificamente e razionalmente inappuntabile, l'importanza di inserire i biocarburanti tra i combustibili verdi", ha sottolineato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin."Contiamo che l'Europa non si dimostri irragionevole e sorda ai richiami che provengono da un Paese fondatore". Sul tema ha detto la sua anche il vicepremier e ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini. "A tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l'Europa apra anche ai biofuels"
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