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Migranti, Senato approva il decreto Cutro. Il provvedimento passa alla Camera

Fedriga: "Presto un incontro Regioni-Governo. Legittime le posizioni diverse"

Economia, Politica
Migranti, Senato approva il decreto Cutro. Il provvedimento passa alla Camera
(Teleborsa) - Il Senato ha approvato il decreto migranti (o "Cutro") con 92 voti favorevoli e 64 contrari. Il provvedimento del governo passa ora alla Camera, che lo deve convertire entro il 10 maggio. Dopo lo scontro andato inscena ieri sulle modifiche approvate dalla maggioranza riguardo alla disciplina della protezione speciale il via libera al testo è stato accolto tra applausi e diversi "buuu".

Tra i provvedimenti approvati in mattinata figura l'articolo 10 del decreto che consente al governo di derogare ad una serie di norme per poter costruire nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti irregolari.



Il Senato ha, inoltre, approvato senza modifiche l'articolo 8 del decreto che ha, tra le altre cose, introdotto un nuovo reato nel codice penale, vale a dire quello di morte o lesioni procurate da parte di chi organizza il traffico illegale di migranti. L'articolo del decreto prevede che "chiunque, in violazione delle disposizioni" del testo unico sull'immigrazione "promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato" in modo irregolare, e in modo pericoloso per la vita dei migranti, è punito con pene da 20 a 30 anni, se da tale azione deriva la morte. La seconda particolarità è che il reato è universale, vale a dire la nostra magistratura dovrebbe aprire una procedura penale anche per i trafficanti che organizzano la tratta verso altri Stati. Bocciati gli emendamenti delle opposizioni che chiedevano di eliminare questo articolo, o di precisarlo. Infatti, hanno sottolineato Ivan Scalfarotto di Iv e Anna Rossomando del Pd, la norma penale introdotta col decreto non è sufficientemente tipizzata.

"Probabilmente la prossima settimana ci sarà in Conferenza delle Regioni un incontro con il ministro Piantedosi, il Commissario Valenti e il ministro Musumeci sulla questione migranti". Lo ha annunciato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro a Trieste. All'interno della Conferenza, ha aggiunto Fedriga, "ci sono posizioni politiche legittimamente diverse sul tema. Penso che serva rispetto per tutte le posizioni politiche. C'è chi come me, ad esempio, crede che l'abolizione o la riduzione della protezione speciale sia cosa corretta perché non è una protezione internazionale ed è una protezione che di fatto diventa, come è stata la protezione umanitaria, qualcosa che può tenere dentro tutto e il contrario di tutto. Penso che invece – ha proseguito – che bisogna tutelare le protezioni internazionali, ovvero lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria. Altri presidenti non la pensano così, legittimamente: abbiamo opinioni molto diverse".
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