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Decarbonizzare i trasporti, ASviS lancia Position paper

verso un nuovo PNIEC

Ambiente, Economia
Decarbonizzare i trasporti, ASviS lancia Position paper
(Teleborsa) - La crescita del trasporto elettrico, non solo automobilistico, ma anche dei mezzi pubblici, di quelli per la logistica e del trasporto ferroviario, specie delle merci, farà crescere l’efficienza energetica: già oggi il trasporto ferroviario, con appena l’1,5% dei consumi energetici, muove il 6,7% dei passeggeri e il 15% delle merci. E' quanto emerge dal Position paper del Gruppo di lavoro sul Goal 11 “La decarbonizzazione dei trasporti” presentato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che ha coinvolto esperti e associazioni, in occasione dell’evento “Greenwashing e social washing, un ostacolo alla giusta transizione ecologica” del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 con l'obiettivo di sottoporre al Governo, al Parlamento e alle forze sociali una proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) per il settore mobilità e trasporti.




La revisione del PNIEC - si legge - è richiesta agli Stati membri entro il 30 giugno 2023 dal Regolamento UE sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima del 2018, e si rende ancor più necessaria a causa dell’aumento dell’ambizione delle politiche di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra (GHG) - il pacchetto Fit-for-55 - e del maggior ricorso alle energie rinnovabili previsto con il Piano RepowerEU del 2022.

Secondo la proposta di Piano (nella parte Trasporti) presentata oggi, nel 2030 si stima che circoleranno per le strade italiane 6 milioni di auto elettriche, perché tutte le principali case automobilistiche venderanno quasi solo modelli elettrici, soprattutto dopo il 2026, anno in cui si prevede il raggiungimento della parità di costo con le auto endotermiche. Secondo la proposta di Piano, nelle principali città italiane
dovranno circolare 10.000 autobus elettrici (a cominciare da Milano, Torino, Roma e Napoli) e sulle nostre strade dovranno viaggiare 100.000 furgoni e camion elettrici. Ma soprattutto il traffico merci su ferrovia, a trazione elettrica, dovrebbe crescere (come nel periodo 2019-2022) al ritmo dell’8% all’anno. In questo modo, grazie all’efficienza della mobilità elettrica, i consumi di energia nel settore trasporti scenderanno del 22%, da 36 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) nel 2021 a 28,1 Mtep nel 2030, mentre i consumi elettrici più che raddoppieranno, da 11 TWh a 24 TWh.

Nel 2021 - si legge nel paper - l’elettricità prodotta in Italia era rinnovabile solo per il 35%, mentre nel 2030 si prevede che quella usata nei trasporti potrà e dovrà essere rinnovabile nella misura dell’80%. Grazie a tale crescita le rinnovabili nei trasporti passeranno dal 4,8% del 2021 al 10% nel 2030. La crescita sia delle rinnovabili che dell’efficienza nei trasporti consentirà di ridurre del 25% le emissioni di CO 2, del settore. Un risultato formidabile, se si tiene conto che il settore dei trasporti emette in Italia (dato 2021) più CO 2 del 1990.

(Foto: © Veerathada Khaipet/123RF)
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