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Capitol Hill nel caos: è caccia al nuovo speaker

Biden: "Atmosfera politica avvelenata nel paese"

Economia, Politica
Capitol Hill nel caos: è caccia al nuovo speaker
(Teleborsa) - A Capitol Hill, dopo il voto storico con cui Kevin McCarthy è stato rimosso dal ruolo di Speaker della Camera del Congresso americano, è caccia aperta al successore. Una scelta che ha innescato una guerra interna al Partito repubblicano mentre i democratici accusano gli avversari di aver bloccato i lavori del Congresso nel momento più delicato, con una legge di bilancio da approvare entro metà novembre e gli aiuti all'Ucraina in bilico. "Oggi abbiamo molto lavoro da fare e il popolo americano si aspetta che lo portiamo a termine – ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden –. Non possiamo e non dobbiamo trovarci di nuovo di fronte a una decisione dell'ultimo minuto. Più di ogni altra cosa, dobbiamo cambiare l'atmosfera velenosa che regna a Washington. Abbiamo bisogno di cambiare l'atmosfera avvelenata a Washington. Abbiamo forti disaccordi ma abbiamo bisogno di cessare di considerarci nemici l'uno dell'altro".


Alla base della rimozione di McCarthy per mano della frangia "trumpiana", che ha votato a favore della sfiducia promossa da Matt Gaetz, un fedelissimo del tycoon, vi è l'intesa di sabato scorso, mediata da McCarthy che ha evitato in extremis lo shutdown. Una decisione contestata dall'ala più estremista del Gop che per questo ha votato la sfiducia e ora punta alla nomina di un proprio uomo.

L'unico del Grand old party ad essersi candidato ufficialmente alla poltrona di speaker per ora è Jim Jordan. Cinquantanove anni, dell'Ohio, il repubblicano è al Congresso dal 2007 ed è un falco del partito. Sostenitore della prima ora di Donald Trump, è uno dei più acerrimi nemici del dipartimento di Giustizia, da lui accusato di essere uno strumento politico nella mani di Biden e di aver ostacolato le indagini sul figlio Hunter.

Il più quotato per la successione di McCarthy è il 57enne Steve Scalise, attuale capogruppo alla Camera, con bisnonni di origine siciliana,
ultraconservatore e fedelissimo del tycoon. "Sarebbe uno speaker fenomenale", ha detto di lui Gaetz, autore del golpe contro McCarthy. Il deputato ha fatto i nomi anche di Tom Emmer, Mike Johnson, Jody Arrington e Kevin Hearn. Su Scalise grava, tuttavia, l'ombra dei contatti con il 73enne suprematista David Duke, ex membro del Ku Klux Klan della Louisiana che ha corso per varie cariche (compresa la Casa Bianca) e che nel 2016 diede il suo endorsement a Trump.

Trump si è limitato a invitare i repubblicani a "non combattere tra loro ma contro i democratici della sinistra radicale". Sui social circola il suo nome come possibile speaker con tanto di foto con il tradizionale martelletto in mano. "Sono concentrato ad essere eletto presidente, ma in molti me l'hanno chiesto", ha commentato il tycoon.

La votazione per eleggere il nuovo leader della Camera prenderà il via il prossimo 11 ottobre e nel frattempo a Capitol Hill c'è un problema di gestione. Secondo il regolamento infatti, lo speaker ad interim Patrick McHenry ha poteri limitati e può soltanto fare comunicazioni, rispondere alle interrogazioni parlamentari, pronunciarsi su mozioni d'ordine e designare un suo successore pro tempore. Ma non può presiedere una sessione congiunta del Congresso o prendere decisioni senza l'unanimità della Camera.

La situazione è senza precedenti e gli esperti sono divisi in merito alle leggi che possono essere approvate. Secondo alcuni infatti la House può passare una legge ritenuta "necessaria" dalla Costituzione, ma tutto il resto dovrà aspettare.
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