(Teleborsa) - Oggi
sciopero dei
taxi a
Roma. La manifestazione è arrivata sotto il Ministero dei Trasporti. "La causa scatenante è il
Decreto Asset", ha spiegato il sindacato Usb che ha denunciato come elemento negativo la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze, "abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale". Per la sigla sindacale "inopportuno è la definizione più elegante" per il Decreto. "Ce ne renderemo conto quando con il più classico scaricabarile gli
Enti Locali e il
Governo si rimpalleranno le responsabilità dell'incremento delle licenze senza nessun dato concreto", ha avvertito l'Usb.
Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy,
Adolfo Urso, si tratta, invece, di una protesta "poco comprensibile". "Lo sciopero proclamato da una sigla dei tassisti è una protesta un po' a posteriori, anche perché la
riforma è in vigore con decreto da qualche mese e l'abbiamo presentata ai tassisti, ai titolari di Ncc e a tutti gli altri attori del settore", ha dichiarato il ministro.
Urso ha spiegato che per i taxi "la
riforma era necessaria". "Tanto è vero che ci aveva provato Monti nel 2011 e ha dovuto rinunciare a fronte degli scioperi e poi ha ritirato il
provvedimento, tanto è vero che ci ha provato Renzi e poi ha ritirato il provvedimento, tanto è vero che ci ha provato Draghi e poi ha ritirato il provvedimento. Noi facciamo quello che i governi precedenti, per più di dieci anni, non sono riusciti a fare", ha affermato il ministro a La7. "Mi auguro - ha poi aggiunto il ministro - che i
sindaci colgano questa grande occasione per servire i loro cittadini e prepararsi ai grandi eventi"