(Teleborsa) -
"L'Italia sta attraversando un momento particolare. Tutti i parametri ci stanno dicendo che stiamo rallentando". Lo ha detto il presidente di Confindustria,
Carlo Bonomi, intervenendo all'assemblea dell'Unione industriali di Torino. Di fronte a questo scenario, secondo Bonomi, "
la vera sfida che ha il governo è fare quelle cose che per 50-60 anni non sono state fatte perché ci dicevano che non c'erano le risorse per farle. Oggi le risorse ci sono: il Pnrr con oltre 200 miliardi, i fondi comuni del prossimo settennato con altri 200 miliardi. Mal contati, nei prossimi sette-otto anni avremo circa
500 miliardi di euro a disposizione: non ci sono più scuse". "La mia sensazione è che sia una riforma a metà", ha detto Bonomi, in merito al premierato spiegando: "noi non siamo contrari a questa riforma che viene proposta, purché questa riforma vada nella direzione che si è chiesto. Per Bonomi, "le riforma a metà non funzionano, creano problemi".
Secondo il presidente di Confindustria,
"se si vuole dare la possibilità agli italiani di votare direttamente il primo ministro, così deve essere. Non può esserci, poi, il caso in cui il primo ministro non va bene e allora se ne sceglie uno della maggioranza purché faccia il programma previsto all'epoca delle elezioni". Quindi,
"se si vuole fare una riforma di premierato si faccia una riforma di premierato con i poteri del premierato, perché un premier che non può revocare i suoi ministri... È una riforma a metà"