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Legge di Bilancio, Udir: dalle deroghe all'aumento del salario al riconoscimento del middle management

Le novità

Economia, Scuola
Legge di Bilancio, Udir: dalle deroghe all'aumento del salario al riconoscimento del middle management
(Teleborsa) - Dalle deroghe al dimensionamento all'aumento del salario e al riconoscimento del middle management: sono queste alcune delle migliorie che andrebbero apportate nel disegno di Legge di Bilancio 2024. Lo sostiene il sindacato della scuola Udir che chiede al Parlamento delle modifiche specifiche per la scuola dell'autonomia e per i dirigenti scolastici, ricordando che il tema del ricorso per rivendicare l'adeguamento dell'indennità di vacanza contrattuale vale anche per i dirigenti scolastici per via del loro contratto scaduto dal 2019: sono almeno 10 mila euro da recuperare per circa 7 mila dirigenti scolastici.

Udir, inoltre, ripropone il tema urgente del finanziamento nel prossimo contratto del profilo dei quadri intermedi della scuola dell’autonomia: sono infatti più di 100 mila i collaboratori del dirigente scolastico, che reggono migliaia di plessi assicurando il diritto all’istruzione. Il sindacato Udir, a questo proposito, ha suggerito diverse proposte, la cui attuazione risulta indispensabile per colmare quei problemi che al livello professionale e strutturale si frappongono come ostacolo alla crescita della scuola Italiana.

Secondo Marcello Pacifico presidente nazionale Udir, "queste misure sono fondamentali in una fase in cui la crescita del paese è strettamente connessa alla crescita della scuola e in una fase dove i fondi PNRR devono essere sfruttati al massimo. Chiediamo anche il giusto riconoscimento economico e contrattuale dei dirigenti scolastici come la risoluzione dell’annosa questione del FUN, decurtato dal 2008 di un terzo e soltanto parzialmente ripristinato grazie alla nostra azione sindacale, l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale alla reale inflazione ma anche alla liquidazione della somma che tiene in considerazione il mancato rinnovo del CCNL triennio 2019/2021".

Udir ha anche chiesto la sospensione per un anno delle norme sul 'dimensionamento' delle scuole, in attesa della decisione della Consulta, e la risoluzione della questione relativa ai presidi incaricati, oramai rimasti in pochi, che svolgono lo stesso servizio dei dirigenti scolastici con analoghe responsabilità ma in cambio del quale non è riconosciuta la giusta retribuzione. Di certo, in attesa dell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale, è necessario che si avvii una seria e approfondita discussione sulla situazione che riguardi i collaboratori dei dirigenti scolastici, anche essi ad oggi non riconosciuti contrattualmente ma che svolgono una fondamentale azione per il buon funzionamento delle nostre istituzioni scolastiche.
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