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Chiesi Italia, Innocenti: "Sostenibilità è nel DNA del Gruppo. Al via tre progetti"

Gemmato (Ministero della Salute): "In legge di bilancio impegno del Governo per sostenibilità della filiera farmaceutica"

Economia
Chiesi Italia, Innocenti: "Sostenibilità è nel DNA del Gruppo. Al via tre progetti"
(Teleborsa) - "Il tema sostenibilità parte da lontano. È nel DNA del Gruppo Chiesi. Se vogliamo, però, indicare una data significativa è il 2017 quando diventiamo società Benefit usufruendo di una normativa: questo ha rappresentato un cambio nel nostro modello di fare impresa". È quanto ha affermato Raffaello Innocenti, CEO di Chiesi Italia, a margine del convegno "La sostenibilità nel mondo farmaceutico. Il valore sociale, ambientale ed economico" promosso da Chiesi Italia e Federfarma, svoltosi ieri presso la Camera di Commercio di Roma. "Al centro – ha proseguito Innocenti – rimangono, ovviamente, i pazienti e abbiamo inserito nello Statuto obiettivi sociali e obiettivi ambientali. Da questo punto di vista, fra i progetti più importanti vi è quello di raggiungere Net Zero emission al 2035, quindi 15 anni prima rispetto agli accordi di Parigi, agendo sull'emissione di gas serra sia dirette, scope 1 e 2, sia indirette. Ci sono obiettivi a medio e lungo termine, come questo appena citato, e obiettivi invece di progetti che hanno già avuto un impatto molto positivo sui pazienti, sulla società, e sull'ambiente. Ne Cito tre: "Sentiero del respiro" in collaborazione con la Regione Veneto, "Recupera e respira" in collaborazione con Federfarma e la regione Friuli Venezia Giulia, e "La Farmacia Sostenibile", avviato nel 2022 in collaborazione con CEF, la Cooperativa Esercenti Farmacia".




L'impegno del governo in materia di sostenibilità per quanto riguarda il mondo farmaceutico è stato al centro dell'intervento del Sottosegretario al Ministero della Salute, Marcello Gemmato. "Quello del governo è un impegno alla sostenibilità ambientale in termini di imballaggi, di rifiuti, quindi di produzione di scarti che evidentemente vanno ridotti. Ma – ha sottolineato Gemmato – c'è anche un tema di sostenibilità della filiera farmaceutica di cui si è occupato puntualmente in legge di bilancio il governo Meloni. Sostanzialmente variando i tetti della spesa farmaceutica diretta e convenzionata e, soprattutto, assicurando maggiore prossimità e quindi compliance e aderenza terapeutica ai cittadini facendo tornare il farmaco più prossimo per i pazienti".

Del ruolo dell'industria farmaceutica e delle farmacie sul fronte dell'assistenza agli anziani ha parlato Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. "Io vorrei sottolineare due aspetti. Uno – ha spiegato Paglia – riguarda le industrie farmaceutiche e l'altro riguarda le farmacie. Rispetto alla popolazione anziana, che è diventata una popolazione enorme, vorrei esortare l'industria farmaceutica a ricordare che noi anziani siamo i maggiori fruitori delle medicine però notiamo che le medicine vengono testate normalmente dai 20 ai 50 anni. Il corpo a 80 anni è molto diverso, allora io esorterei le industrie farmaceutiche a considerare questo aspetto nella ricerca. Noi anziani abbiamo bisogno di medicine adeguate al nostro corpo, tanto più che ne siamo i maggiori fruitori. La seconda osservazione è per le farmacie: poiché nel progetto di legge che è stato approvato noi vorremmo che si passasse dalla istituzionalizzazione all'assistenza domiciliare ecco che in questo contesto le farmacie assumono un ruolo cruciale. Dal momento che noi anziani abbiamo bisogno certamente di medicine ma anche di consiglio, di aiuto per la salute, di aiuto per la conversazione la farmacia può essere uno di questi luoghi di prossimità per evitare che gli anziani vadano nei pronto soccorso intasandoli. Servirebbe, dunque, pensare a un allargamento dei loro compiti".

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