Facebook Pixel
Milano 16:48
34.661,44 +0,94%
Nasdaq 16:47
18.149,61 +0,20%
Dow Jones 16:47
39.519,22 +0,33%
Londra 16:48
8.440,08 +0,70%
Francoforte 16:48
18.782,84 +0,52%

Cop28, nella bozza di accordo salta uscita dai fossili. Proseguono i negoziati

Oggi deadline ufficiale della Conferenza. Verso uno slittamento delle conclusioni: attesa nuova bozza

Clima, Economia
Cop28, nella bozza di accordo salta uscita dai fossili. Proseguono i negoziati
(Teleborsa) - Il nodo dei combustibili fossili, i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici e dei fenomeni meteorologici estremi secondo la scienza, è al centro dello scontro alla Cop28. La bozza di accordo presentata dal presidente della Conferenza, Sultan Al Jaber – che non parla più di uscita (phaseout) da carbone, petrolio e gas come in una precedente versione, ma solo di riduzione graduale (phasedown) – divide i 197 Paesi e l'Unione Europea. Delusione è stata espressa dall'Ue e dai Paesi in via di sviluppo, fra cui molti africani, le piccole isole stato, che soffrono più di tutti gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici provocati, secondo la scienza, soprattutto dalle emissioni di petrolio, carbone e gas. E nel giorno di chiusura ufficiale della Cop28 appare sempre più probabile uno slittamento della deadline. Riunioni e negoziati proseguono, infatti, alla ricerca di convergenze e compromessi che possano portare a un consenso unanime sulla bozza.

Un altro aspetto del nodo sulle fonti fossili è contenuto nel termine "unabated" che vuol dire lavorato in impianti che non dispongono di sistemi di cattura-stoccaggio o cattura-utilizzo di anidride carbonica. Il che vuol dire che le emissioni persistono. Secondo alcuni osservatori dei lavori, la bozza di Al Jaber ha provato a spaccare proprio questa alleanza di circa 120 Paesi pensando agli interessi dei petrol-stati in Africa e che ci fosse l'appoggio della Cina. Che, invece, non si è ancora mossa in attesa di capire le dinamiche per intervenire successivamente. "Questa è la mia proposta, se non va bene aspetto le vostre – ha detto Al Jaber – la mia porta è aperta". Un modo per far capire anche ai Paesi dell'Opec contrari al phaseout (Arabia Saudita in testa) di averci provato a formulare una proposta che tenesse conto della loro posizione. Stamattina, fra le varie riunioni, c'è stata quella dell'Unione europea (con il commissario al Clima Hoekstra e la vice presidente della Spagna, Paese che ha la presidenza di turno dell'Ue, Ribera) con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, che proprio ieri aveva esortato le parti "a un compromesso e alla flessibilità per la soluzione".

"Già da ieri sera sono iniziati i colloqui tra i vari gruppi tra cui l'Unione Europea che si è messa a disposizione per preparare insieme ai paesi in via di sviluppo una nuova bozza che rimetta in pista la questione del 'phaseout'. C'è una collaborazione stretta tra paesi in via di sviluppo e paesi sviluppati per avere veramente una bozza molto più ambiziosa di quella che è uscita ieri che è un pò un passo indietro rispetto alle precedenti – ha detto l'inviato italiano per il clima, Francesco Corvaro, a Dubai per i negoziati della Cop28, a Rainews24 – siamo andati avanti fino a notte fonda e tutti i paesi non solo l'Unione Europea ma anche gli Stati Uniti, l'Australia e le isole minori, i paesi in via di sviluppo hanno manifestato un forte 'disappointment' rispetto a questa bozza". Sulla possibilità che i paesi produttori di petrolio alla fine accettino una soluzione che preveda il phaseout dai fossili, Corvaro ha osservato che "probabilmente la mossa che ha fatto la presidenza va un po' nella direzione di mettere allo scoperto le varie posizioni. Ieri sera – ha detto – è emerso che la comunità internazionale è compatta su questa necessità dell'uscita dai fossili. Questo – ha aggiunto Corvaro – mette un po' nell'angolo chi ha cercato di promuovere una bozza così poco ambiziosa".

Nel dettaglio il testo della bozza esorta le Parti all'azione su sette punti: riduzione graduale del carbone unabated e limitazioni nei permessi di nuova produzione di energia elettrica da carbone unabated (lavorato in impianti che non dispongono di sistemi di cattura-stoccaggio o cattura-utilizzo di anidride carbonica); accelerare gli sforzi a livello globale verso sistemi energetici a emissioni nette zero, utilizzando combustibili a zero e a basso contenuto di carbonio molto prima o intorno alla metà del secolo; accelerare nelle tecnologie a zero e basse emissioni di gas serra, incluse, tra le altre, le energie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie di abbattimento e rimozione, comprese la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, e la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio, in modo da potenziare gli sforzi verso la sostituzione dei combustibili fossili unabated nei sistemi energetici; ridurre sia il consumo sia la produzione di combustibili fossili, in modo giusto, ordinato ed equo così da raggiungere lo zero netto entro, prima o intorno al 2050, in linea con la scienza; accelerare e sostanzialmente ridurre le emissioni diverse dalla Co2, comprese, in particolare, quelle di metano a livello globale entro il 2030; accelerare la riduzione delle emissioni prodotte dal trasporto su strada con una serie di percorsi, incluso lo sviluppo delle infrastrutture e la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni; eliminare il prima possibile i sussidi alle fonti fossili inefficienti che favoriscono lo spreco e non affrontano la povertà energetica o le giuste transizioni.




Condividi
```