(Teleborsa) - Nell'ambito del riordino degli ammortizzatori sociali, dal 1 gennaio, è entrata a regime, dopo il periodo transitorio del 2023, l
'Indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo, misura finalizzata a fornire uno strumento di sostegno alla luce della specificità delle prestazioni di lavoro e del loro carattere strutturalmente discontinuo, introdotta con Decreto legislativo 175 del 30 novembre 2023. Questa prestazione – fa sapere l
'Inps in una nota – è destinata ai lavoratori autonomi (compresi quelli con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa), ai lavoratori subordinati a tempo determinato e ai lavoratori intermittenti a tempo indeterminato del settore dello spettacolo.
La misura – spiega l'istituto – è riconosciuta per un
numero di giornate pari a un terzo di quelle accreditate nell'anno civile precedente la domanda, detratte quelle coperte da altra contribuzione obbligatoria o indennizzate ad altro titolo, nel limite massimo di capienza di 312 giornate annue complessive.
Per il 2024
la domanda deve essere presentata entro il 30 marzo, esclusivamente in via telematica, utilizzando i canali a disposizione per cittadini e Patronati, sul portale web dell'Istituto, tramite le previste credenziali di accesso: SPID di livello 2 o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS).
La domanda sarà disponibile dal prossimo 15 gennaio accedendo alla sezione
"Punto d'accesso alle prestazioni non pensionistiche", raggiungibile a partire dalla home page del sito web dell'Istituto, seguendo il percorso: "Sostegni, Sussidi e Indennità", "Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità", selezionare la voce "Vedi tutti" nella sezione Strumenti, "Punto d'accesso alle prestazioni non pensionistiche".
Una volta autenticati, sarà necessario selezionare "Indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo".
In alternativa al sito istituzionale, l'indennità – spiega la nota – può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). È possibile presentare domanda anche attraverso gli Istituti di Patronato.