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ABI, Banche contro la violenza economica. Guida per aiutare a riconoscerla, prevenirla e contrastarla

Banche, Economia
ABI, Banche contro la violenza economica. Guida per aiutare a riconoscerla, prevenirla e contrastarla
(Teleborsa) - Vengono fatte spese a mio nome senza che lo sappia e le abbia autorizzate? Sono al corrente delle decisioni finanziarie che riguardano me e la mia famiglia? Gestisco il mio denaro in modo autonomo? Da queste domande e altre ancora prende avvio la guida contro la violenza economica, che l’Associazione bancaria italiana (ABI) e la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio (FEduF) hanno realizzato in raccordo con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in condivisione con le banche e le Associazioni dei consumatori.

Cosa è la violenza economica e come si manifesta, come prevenirla e come contrastarla sono i principali punti che la breve guida mette in luce. Con un linguaggio semplice e immediato, il vademecum intende approfondire i principali aspetti che riguardano questa forma di violenza per aiutare le donne che la subiscono e per supportare i cittadini anche nella comprensione e nel riconoscimento del fenomeno.

La guida è stata presentata nell’ambito di 'D&I in Finance', l’appuntamento promosso da ABI e organizzato da ABIEventi sui temi della diversità e dell’inclusione, in chiusura oggi a Milano. L’iniziativa congiunta supporta la "Giornata internazionale della donna" che ricorre domani, 8 marzo.

Cosa fare per prevenirla

La violenza di genere si manifesta in tanti modi, spesso in ambito domestico, coinvolgendo la sfera fisica ma anche psicologica. Tra questi c'è la violenza economica che si realizza attraverso forme di controllo finanziario. Per prevenirla, la guida richiama l’importanza di adottare alcuni comportamenti utili per gestire in autonomia la propria situazione finanziaria e così rafforzare la propria indipendenza e sicurezza economica, a partire dall’accrescimento delle competenze e conoscenze anche finanziarie.

La guida fornisce anche informazioni sulle principali soluzioni che permettono un primo accesso ai servizi bancari per gestire in modo semplice e immediato i risparmi, come per esempio il Conto corrente di base che dà la possibilità di utilizzare servizi essenziali (come l’accredito dello stipendio o della pensione, pagamenti e prelievi) a costi contenuti o senza spese per i redditi più bassi. Inoltre, la guida rimanda ai principali comportamenti da mettere in atto per operare online in sicurezza e per prevenire le frodi di identità. Senza dimenticare, in generale, di verificare con regolarità e in prima persona la propria situazione economica, di rivolgersi a figure specializzate per gestire eventuali problematiche finanziarie e di mantenere relazioni sociali al di fuori del contesto familiare per poter contare su una rete di contatti preziosa in situazioni di difficoltà.

Il numero 1522

Chiedere aiuto è il primo passo per uscire dalla violenza, rivolgendosi a un centro antiviolenza sul territorio o contattando il 1522. Attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, in più lingue, gratuito da rete fissa e cellulare e accessibile anche dal sito, il 1522 è il servizio pubblico antiviolenza e antistalking. Come indica la guida, anche rilanciando il messaggio sostenuto e promosso da ABI e FEduF "Se hai bisogno di aiuto, chiama subito!".

Dove trovare la guida

In formato digitale, la guida è liberamente accessibile online sul sito dell'ABI (nelle pagine dedicate) e di FEduF e può essere stampata e messa a disposizione in filiali, uffici, sedi e locali commerciali per promuovere sempre di più attenzione sul tema e sostegno alle vittime. Inoltre, è a disposizione di tutte le banche e delle Associazioni dei consumatori che hanno condiviso e supportato l’iniziativa (ACU, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con, UNC).

L’impegno per le pari opportunità?

L’iniziativa si sviluppa nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto da ABI e FEduF con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne, anche in ambito domestico, favorendo tra l'altro iniziative di formazione e informazione. Inoltre, rientra tra le attività che ABI e le banche realizzano anche in coerenza con il progetto Carta ‘Donne in banca’ per il superamento delle differenze di genere in ambito economico e con le iniziative sviluppate da FEduF, la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio costituita da ABI nel 2014, per rafforzare la cultura e l’inclusione finanziaria dei cittadini.

L'iniziativa è in sinergia con l’attuazione degli impegni di sviluppo sostenibile promossi dall’Agenda 2030 dell’Onu e, in particolare, con l’Obiettivo 5 dedicato alla parità di genere.
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