(Teleborsa) - Via libera del Congresso del Ppe alla candidatura di
Ursula von der Leyen a presidente della Commissione per le prossime Europee.
L'approvazione è stata a larghissima maggioranza ma non unanime. I votanti sono stati 499, dei quali 489 validi: di questi 400 sono stati i voti favorevoli a von der Leyen e 89 i contrari.
Von der Leyen, intanto, è pronta a chiudere il mandato con due azioni che saranno pilastri dei prossimi 5 anni:
la difesa europea e lo sprint alla competitività di un continente assediato dalle guerre, fiaccato dall'aggressività commerciale della Cina e intimorito dal ritorno di Donald Trump negli Usa. Il Green Deal resterà una priorità ma, come già ha dimostrato con gli agricoltori, von der Leyen ne attenuerà la spinta. E poi c'è sempre la
variabile emergenze, che ha segnato il primo mandato di Ursula, che si è trovata a fronteggiare prima il Covid e poi la guerra in Ucraina.
"La candidatura di Ursula von de Leyen, che ha svolto un grande lavoro, per un nuovo mandato alla guida della Commissione è
un'ottima notizia per l'Italia", dice il presidente di
Noi Moderati Maurizio Lupi.
"Alle prossime europee lavoreremo per rafforzare la famiglia del Ppe in Italia e saldare un asse in Europa tra i popolari, i conservatori ed i liberali. Il Ppe è stato e continuerà ad essere il perno della maggioranza ed i prossimi cinque anni saranno fondamentali per riformare e rafforzare l'Unione e respingere l'offensiva dei populisti dell'est
rema destra che vorrebbero sfasciarla, con effetti molto pericolosi sugli stati nazionali e sullo scenario internazionale".