(Teleborsa) - Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR,
Raffaele Fitto, ha fatto sapere che "in questi giorni è in corso la verifica" da parte della
Commissione europea "sul raggiungimento degli obiettivi della quinta rata per il suo pagamento". Nel suo intervento in Aula alla Camera nell'ambito delle comunicazioni sullo stato di attuazione del
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Fitto ha affermato che "l'interlocuzione con la Commissione europea è positiva e costruttiva" come dimostra il "risultato positivo" che è stato attribuito all'Italia nel Rapporto di medio termine della stessa Commissione.
"Entro marzo, come prevede la
milestone del PNRR, presenteremo il decreto sulla riforma delle politiche di coesione", ha poi annunciato il ministro. "Dobbiamo creare un link tra PNRR, politiche di coesione e
risorse nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione. È inimmaginabile – ha aggiunto – che programmi di tale dimensione non si parlino. La riforma delle politiche di coesione andrà in questa direzione".
La spesa delle risorse ottenute dalle rate del
PNRR "rappresenta una difficoltà, è un tema critico si cui stiamo lavorando". Al momento, ha ricordato Fitto, sono stati spesi complessivi
45 miliardi sui 102 miliardi ottenuti dall'Italia fino al pagamento della
quarta rata. Il sistema Regis di monitoraggio "va implementato. Dobbiamo considerare che molti interventi realizzati devono ancora essere caricati". Inoltre, ha spiegato Fitto "molti interventi del PNRR hanno avuto in questo periodo la fase di progettazione e di gara. Ora parte la fase dei cantieri, quindi la spesa sono certo che crescerà nei prossimi mesi".
Il ministro ha parlato anche in
Senato. "Sulla sanità ci sono oltre 15 miliardi previsti nel piano prima della rimodulazione e lo stesso importo è rimasto dopo la rimodulazione. Non c'è nessun taglio l'importo che c'era prima è quello che c'è dopo", ha sottolineato. Il governo è al lavoro per trovare "soluzioni concrete" alle preoccupazioni espresse dalla
Corte dei Conti sull'andamento della spesa del PNRR. "La Corte di Conti, lo ribadisco, nella sua prima relazione che si riferiva a primo semestre 2023 ha indicato, coi dati di febbraio 2023, un giudizio con una serie di
criticità a quella data. Ma la relazione che si riferisce a tutto il 2023 rappresenta un quadro tutto differente", ha aggiunto. "La Corte – ha dichiarato – esprime alcune
valutazioni e
preoccupazioni sull'andamento della spesa che e' un tema oggetto di un lavoro che stiamo mettendo in campo per dare soluzioni concrete".