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Corte dei Conti, Decreto PNRR riduce in modo "significativo" risorse sanità

Economia, Salute e benessere
Corte dei Conti, Decreto PNRR riduce in modo "significativo" risorse sanità
(Teleborsa) - Il Decreto di revisione del PNRR, che rimodula le spese previste dal Piano Nazionale ed include l'aggiornamento imposto dal RepowerEu, implica una "significativa riduzione" delle risorse destinate agli investimenti nella sanità ed sui programmi d'investimento regionali già avviati. E' quanto emerge dalla memoria della Corte dei Conti sul Decreto PNRR, attualmente all'esame della Commissione bilancio della Camera.

"Di particolare rilievo appaiono gli interventi finanziari sul fronte della sanità. - affermano i giudici contabili - Le norme proposte sono destinate a riflettersi sulla dinamica della spesa per investimenti del settore in misura significativa".

La Corte dei Conti cita il caso degli investimenti destinati alla realizzazione del programma denominato "Verso un ospedale sicuro e sostenibile", già finanziati con il PNC, che vendono posti a carico del Fondo per l'edilizia ospedaliera previsto dall’articolo 20, della legge 11 marzo 1988, n. 67. "Si tratta di 1.266 milioni", spiega la Corte, prendendo atto che "contestualmente, si dispone il riversamento alle entrate dei residui iscritti in bilancio al relativo capitolo del PNC e si riducono le previsioni di spesa per il triennio pari a 510 milioni, utilizzando tali importi a copertura delle maggiori esigenze relative al PNRR".

"Oltre a ridurre l’ammontare complessivo delle risorse destinabili ad investimenti in sanità (l’aver attribuito il finanziamento del
programma al Fondo ex art. 20 incide sulle disponibilità per ulteriori accordi di programma) e a incidere su programmi di investimento regionali già avviati - sottolineano i magistrati contabili - lo spostamento comporta il rinvio dell’attuazione del progetto a quando saranno disponibili spazi finanziari adeguati. Se è vero, infatti, che al 31 dicembre 2023 le risorse non ancora utilizzate attribuite all’articolo 20 sono pari a 9,9 miliardi e che esse sono state ripartite tra le regioni, il loro utilizzo effettivo è subordinato alla indicazione in bilancio di importi spendibili compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica. In altre parole, pur previste a legislazione vigente, tali risorse non sono già scontate nel tendenziale e quindi richiederanno apposita copertura. Un allungamento dei tempi che dovrebbe essere valutato alla luce dello stato di attuazione dei progetti attivati e che potrebbero registrare fabbisogni difficilmente rinviabili".


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