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BCE, Lagarde: non ci impegniamo su percorso tassi, non siamo Fed-dependent

Finanza
BCE, Lagarde: non ci impegniamo su percorso tassi, non siamo Fed-dependent
(Teleborsa) - "Se i dati continuando a muoversi nella direzione della disinflazione, il progresso continuerà nel cammino che abbiamo adottato. Non ci impegniamo preventivamente su un particolare percorso dei tassi, in quanto dipende dai dati in arrivo, ma la direzione è chiara". Lo ha affermato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), nel corso della conferenza stampa che ha seguito la riunione del Consiglio direttivo, in cui è stato deciso di mantenere invariati i tassi di interesse chiave.

Lagarde ha sottolineato la nuova frase importante nella dichiarazioni di politica monetaria, "importante perché descrive i meccanismi e chiarisce la funzione di reazione": "se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell'inflazione di fondo e all’intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l'inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo, sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria".

Sulla possibilità di attuare il primo taglio al costo del denaro, ha detto: "In aprile abbiamo alcuni dati, a giugno molti di più, e anche le nuove proiezioni. Inoltre, rimaniamo data-dependent e guarderemo a tutte le informazioni e le proiezioni che saranno prodotte dall'intero Eurosistema e determineremo se tutto ciò conferma che l'inflazione sta andando verso l'obiettivo".

Sull'accordo tra i banchieri centrali dell'Eurozona per la decisione odierna ha affermato che "alcuni membri del Consiglio direttivo erano sufficientemente sicuri già con i dati di aprile" sul fatto di poter cambiare il verso della politica monetaria, ma "si sono poi allineati alla stragrande maggioranza del consiglio che aveva bisogno di maggiore fiducia".

A una domanda su come l'inflazione superiore alle attese negli Stati Uniti può influenzare la Fed e di conseguenza la BCE, ha risposto: "Siamo data-dependent, non siamo Fed-dependent. Ovviamente ciò che accade ci riguarda e sarà incluso nelle proiezioni che saranno preparate e pubblicate a giugno".

"Non speculo su quello che altre banche centrali fanno o possono fare - ha aggiunto, pressata sul tema - Le conseguenze in termini di stabilità dei prezzi, di inflazione e di tutto il resto vanno considerate e monitorate molto attentamente, e considerate nelle proiezioni, ma non perseguiamo nessun particolare livello di cambi e non commento su questo. Ci sono molti canali su cui le politiche monetarie possono influenzarsi e non è solo tramite il cambio.

"Siamo data-dependent, operiamo riunione per riunione e teniamo in considerazione tutti i dati. Non posso impegnarmi in nessuna prospettiva di minore allentamento monetario o maggiore allentamento monetario senza avere i dati", ha risposto a una domanda che le chiedeva se la BCE potesse variare il ritmo dei tagli dei tassi se la Fed fosse in ritardo, e quindi una pressone restrittiva fosse importata o impattata dai cambi".

"Sappiamo che l'inflazione non scenderà in modo lineare e che ci saranno su e giù con un percorso accidentato, ma raggiungeremo il target a metà 2025", ha detto a proposito dell'andamento dell'inflazione, sottolineando che "molti dati si confrontano con una base influenzata dai prezzi dell'energia nel 2023". "Si prevede che l'inflazione oscillerà attorno ai livelli attuali nei prossimi mesi per poi scendere fino al nostro obiettivo l'anno prossimo", è scritto nel comunicato.
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