(Teleborsa) -
Avvio debole per le Borse europee dopo i pesanti ribassi di ieri, nonostante la chiusura positiva di Wall Street (con nuovi record su S&P-500 e Nasdaq) e di Tokyo (dopo che la BoJ ha segnalato che ridurrà successivamente l'importo degli acquisti di titoli di Stato giapponesi).
Milano è tra le peggiori, ancora appesantita dalle banche.
Sul fronte macroeconomico, i
prezzi al consumo in Francia sono aumentati del 2,3% su base annua a maggio, con l'ufficio statistico Insee che ha rivisto leggermente al rialzo il dato.
Sessione debole per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,27%. Lieve aumento per l'
oro, che mostra un rialzo dello 0,35%. Lieve aumento per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,59%.
Lo
Spread peggiora, toccando i +150 punti base, con un aumento di 6 punti base rispetto al valore precedente, con il
rendimento del BTP decennale pari al 3,91%.
Tra i mercati del Vecchio Continente piccola perdita per
Francoforte, che scambia con un -0,3%, senza slancio
Londra, che negozia con un -0,06%, e sotto pressione
Parigi, con un forte ribasso dello 0,99%.
Scambi in ribasso per la
Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,11% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, si muove in retromarcia il
FTSE Italia All-Share, che scivola a 35.432 punti. Poco sotto la parità il
FTSE Italia Mid Cap (-0,39%); pressoché invariato il
FTSE Italia Star (-0,1%).
Una
giornata negativa per Piazza Affari, con tutte le Blue Chip che mostrano una performance negativa tranne
STM che sale dello 0,29%.
Le più forti vendite si manifestano su
Banca MPS, che prosegue le contrattazioni a -3,21%. Soffre
Intesa Sanpaolo, che evidenzia una perdita del 2,50%. Preda dei venditori
Unicredit, con un decremento del 2,29%. Si concentrano le vendite su
Banca Popolare di Sondrio, che soffre un calo del 2,03%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Juventus (+1,23%) e
Zignago Vetro (+1,19%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
SOL, che continua la seduta con -1,71%. Tentenna
Webuild, che cede l'1,42%. Sostanzialmente debole
Fincantieri, che registra una flessione dell'1,32%. Si muove sotto la parità
Ariston Holding, evidenziando un decremento dell'1,05%.