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Educare alla finanza, Gruppo Credem e FEduF insieme per le giovani generazioni

Economia
Educare alla finanza, Gruppo Credem e FEduF insieme per le giovani generazioni
(Teleborsa) - Anche quest’anno il Gruppo Credem, in collaborazione con FEduF (ABI) partecipa al mese dedicato all’educazione finanziaria con una iniziativa estesa all’intero anno scolastico 2025/2026 e rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado dell’Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Marche e Lazio, regioni in cui la banca è particolarmente presente. Gli incontri sono estesi alle scuole di tutte le altre regioni italiane in modalità digitale.


Il progetto, sostenuto da Credem, prevede la partecipazione degli studenti ad una serie di lezioni di educazione finanziaria, in presenza e in digitale, condotte da divulgatori della FEduF e inerenti l’uso consapevole delle risorse e valore del risparmio, l’importanza di gestire responsabilmente il denaro e la pianificazione, sostenibilità ed economia circolare.


L’iniziativa, che ha già registrato l’adesione di circa 4.600 studenti appartenenti a 50 scuole secondarie italiane di II grado, si inserisce in una più ampia strategia definita dal Gruppo per supportare lo sviluppo di competenze di educazione finanziaria nelle giovani generazioni grazie ad innovativi format di divulgazione, per esempio tramite la collaborazione con brand creator per la realizzazione di contenuti social e digitali volti alla divulgazione di contenuti relativi a finanza ed economia e il portale internet “Wellgeneration” dedicato all’educazione finanziaria.


Inoltre, dal 2025 sono state attivate due iniziative sperimentali di educazione finanziaria per adulti indirizzate a clienti e prospect. Il primo incontro dal titolo “Educazione finanziaria in famiglia”, svolto nel primo semestre del 2025, ha illustrato i modelli di gestione del denaro come parte integrante della missione educativa dei genitori, toccando temi utili all’impostazione di strategie educative e gender gap. L’incontro “Economia domestica nell’era del digitale, dal bilancio familiare alla gestione condivisa del denaro attraverso strumenti digitali”, programmato invece il 12 novembre 2025, toccherà temi come la pianificazione del risparmio e delle spese, le app di pagamento e la modalità di pagamento “buy now pay later”. Gli argomenti sono trattati attraverso format interattivi, con possibilità di sondaggi e quiz a cui il pubblico può rispondere in diretta, sessione di domande e commenti tramite chat.


“Crediamo profondamente nei progetti che da anni portiamo avanti in partnership con FEduF per stimolare l’acquisizione di valori di responsabilità e sostenibilità nella relazione con il denaro”, ha dichiarato Lucio Igino Zanon di Valgiurata, Presidente di Credem. “Per questo ”, ha proseguito Zanon, “nel 2025 abbiamo deciso di potenziare il nostro target strategico, con l’obiettivo di raddoppiare gli studenti coinvolti annualmente in attività di educazione finanziaria, ovvero 12.000 studenti al 2030. Questa rinnovata ambizione non si limita ai numeri, ma si estende all' impegno attivo dei nostri manager nel portare nelle scuole la loro testimonianza, le loro conoscenze e le loro esperienze in termini di alfabetizzazione finanziaria.”


“Ci chiediamo spesso qual è il confine tra razionalità intesa come “so cosa fare con i miei soldi” e consapevolezza quale, ad esempio, “so cosa sto facendo con i miei soldi”?”, ha aggiunto Zanon “La linea è davvero sottile, eppure rimanda a qualcosa di più profondo, ovvero alla padronanza di una conoscenza di base, che permetta di andare ben oltre il mero impulso volitivo dovuto alla facilità della sua realizzazione. In questo solco entra in gioco l’importanza dell’educazione finanziaria: essere perfettamente informati sui rischi, i vantaggi, le condizioni e i possibili imprevisti di una qualsivoglia operazione implicante il proprio denaro porta ad agire non con superficialità e avventatezza, ma con necessaria accortezza e prudenza. Questo è il nostro obiettivo per le giovani generazioni”.



“Insieme a Credem, promuoviamo un approccio all’educazione finanziaria fondato su due principi cardine - ha dichiarato Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale di FEduF (ABI) - Il primo è la costruzione di una relazione sana e consapevole con il denaro, riconosciuto come strumento essenziale per il benessere individuale e la sostenibilità sociale. Il secondo è il principio di democrazia economica, che implica il diritto di ogni cittadino a essere messo nelle condizioni di compiere scelte informate e responsabili in ambito finanziario.”
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