(Teleborsa) -
FILA, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella vendita di articoli per le arti visive e plastiche, ha chiuso i
primi nove mesi del 2025 con
ricavi pari a 460,9 milioni di euro, in diminuzione del -6,6% rispetto al pari periodo del 2024, ovvero -3,6% su base organica al netto degli effetti cambio. L'effetto cambio complessivo ammonta a -15 milioni di euro, principalmente attribuibile all'effetto della svalutazione del Dollaro Americano e del Peso Messicano.
L'
EBITDA Normalizzato è stato pari a 94,2 milioni di euro, mostrando un decremento del -9,0% rispetto ai primi nove mesi del 2024, circa -4% a cambi e tariffe costanti (di cui circa il -3% dovuto agli effetti cambio e circa il -2% dovuto agli effetti delle tariffe). Escludendo l'impatto IFRS 16, l'EBITDA Normalizzato è diminuito del -9,9% rispetto all'anno precedente. L'
EBITDA Margin è rimasto sostanzialmente in linea con il 2024, attestandosi al 20,4% rispetto a 21,0% del pari periodo 2024 (escludendo l'impatto IFRS 16, il margine equivale a 18,4% vs 19,1% nel 2024). L'
Utile Netto Normalizzato è pari a 36,5 milioni di euro, in calo rispetto ai 43,5 milioni di euro del 2024.
La
Posizione Finanziaria Netta includendo l'effetto IFRS 16 e del Mark to Market Hedging al 30 settembre 2025 è pari a 254,6 milioni di euro, in calo rispetto a 321,6 milioni di euro di settembre 2024.
"I risultati relativi ai primi nove mesi dell'anno sono stati
segnati da sfide significative ma anche da segnali di resilienza - ha commentato l'
AD Massimo Candela - Nonostante il contesto macroeconomico complesso, principalmente caratterizzato dall'incertezza legata all'aumento delle tariffe negli Stati Uniti e dal taglio dei fondi governativi destinati alle scuole negli USA e nel Regno Unito, abbiamo osservato un miglioramento progressivo nel terzo trimestre rispetto al secondo, segno di un trend di stabilizzazione e di una ripresa graduale".
"
Per il 2025 ci aspettiamo un Free Cash Flow to Equity nell'intorno dei 40 milioni di euro, data la continua instabilità macroeconomica legata a valute/dazi e la riduzione dei fondi governativi per le scuole, in particolare negli Stati Uniti - ha aggiunto - Nel 2026, la riduzione di incertezza macroeconomica e la definizione di politiche tariffarie più chiare ci rendono fiduciosi nel recupero di fatturato e marginalità. Confermiamo la nostra strategia di consolidamento della leadership di settore e di valorizzazione delle prospettive di lungo termine. In tale ottica, la recente acquisizione di Seven rappresenta un passo strategico fondamentale per il rafforzamento e l'ampliamento del Gruppo, aprendo nuove opportunità di crescita".