(Teleborsa) -
Rémy Cointreau ha chiuso il
primo semestre 2025-26 con risultati in flessione. Le vendite consolidate si sono attestate a
489,6 milioni di euro, in calo del 4,2% su base organica e dell’8,3% su base riportata, mentre il
Current Operating Profit (COP) è sceso a 108,7 milioni, pari a un calo del 13,6% organico. La
marginalità operativa si è ridotta al 22,2%, penalizzata da dazi doganali incrementali e dalla pressione sui margini lordi, scesi al 68% su base organica.
Il Gruppo ha tuttavia mantenuto un elevato livello di investimenti in
marketing e
comunicazione (19,4% delle vendite), compensati da un rigoroso controllo dei
costi generali, diminuiti del 6,4% su base organica. Il Free Cash Flow migliora rispetto allo scorso anno, registrando -16,5 milioni contro i -35,6 milioni di un anno prima.
La
divisione Cognac ha segnato una contrazione organica del 7,6% nelle vendite e del 18,3% nel COP, risentendo della debolezza dell’APAC e dell’intensa attività promozionale in EMEA. Al contrario, la divisione
Liqueurs & Spirits ha mostrato una crescita organica del 4,1%, con un incremento del COP del 9,9%, sostenuta dalla forte performance in Cina e nel resto dell’Asia.
Rémy Cointreau ha comunque confermato le previsioni per il 2025-26: le
vendite organiche dovrebbero risultare tra stabili e in lieve crescita, mentre il Current Operating Profit è atteso in calo tra le basse e medie doppie cifre. Il Gruppo prevede di sostenere la ripresa continuando a investire in
Cina e
Stati Uniti. L’
impatto valutario rimarrà sfavorevole per l’intero esercizio, con effetti negativi stimati tra -50 e -60 milioni sulle vendite e tra -25 e -30 milioni sul COP, concentrati in larga parte nella seconda metà dell’anno.
"La prima metà dell’anno è stata impegnativa, ma segna anche l’inizio di una nuova era per Rémy Cointreau. Dal mio arrivo a giugno, mi sono preso il tempo necessario per effettuare una diagnosi approfondita. Nonostante un contesto che resta difficile, rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di tornare alla crescita nella seconda metà dell’anno - ha commentato il Ceo,
Franck Marilly -. È arrivato il momento di mettere in discussione il nostro modo di pensare e di operare. Ho individuato cinque leve chiave per recuperare agilità e stimolare la performance: adattare la nostra organizzazione, riequilibrare le risorse commerciali, ridefinire il modo in cui i nostri marchi esprimono la loro identità, affinare la nostra strategia orientata al valore e rivedere il nostro modello di investimento per concentrare le risorse sulle priorità principali".