(Teleborsa) -
La Commissione europea ha presentato oggi il pacchetto per l'auto, tracciando un
percorso "ambizioso ma pragmatico" verso una mobilità sostenibile e la neutralità climatica al 2050, ma garantendo nel contempo
maggiore flessibilità ai produttori e rispondendo agli inviti dell'industria dell'auto europea a semplificare le norme esistenti. Il pezzo forte del pacchetto è la previsione di
sopravvivenza dei veicoli a combustione oltre il 2035, una scelta fortemente sollecitata dall'industria e da doversi paesi europei, Italia in testa.
Il settore automobilistico - sottolinea la Commissione - è stato fondamentale per la forza industriale dell'Europa per decenni, sostenendo milioni di posti di lavoro e guidando l'innovazione tecnologica. Mentre il mondo sta cambiando,
l'industria automobilistica si sta trasformando. Il pacchetto mantiene un
forte segnale a favore dei veicoli a emissioni zero (ZEV), offrendo al contempo all'industria una
maggiore flessibilità per raggiungere gli obiettivi di CO2 e sostenendo i veicoli e le batterie prodotti nell'Unione europea.
L'omnibus per il settore automobilistico
migliora la competitività, risparmiando sui costi, che dovrebbero ammontare
a circa 706 milioni di euro all'anno, riducendo la burocrazia e garantendo nel contempo una maggiore certezza degli investimenti.
"Innovazione. Mobilità pulita. Competitività. Quest'anno queste sono state le principali priorità dei nostri intensi dialoghi con il settore automobilistico, la società civile e gli stakeholders. E oggi ci rivolgiamo a loro tutti insieme", ha sottolineato la presidente della Commissione
Ursula von der Leyen, ribadendo "l'Europa rimane in prima linea nella transizione pulita globale".
Il pacchetto predisposto da Bruxelles
disciplina sia l'offerta che la domanda del settore automobilistico: sul versante dell'
offerta, presenta un
riesame delle norme vigenti in materia di
emissioni di CO2 per autovetture e furgoni e una modifica mirata per i veicoli pesanti. Sul versante della
domanda, propone un'iniziativa per
decarbonizzare i veicoli aziendali con obiettivi nazionali vincolanti per i veicoli a zero e a basse emissioni.
Le
norme in materia di CO2 offrono ora una
maggiore flessibilità per sostenere l'industria e rafforzare la neutralità tecnologica, fornendo nel contempo
prevedibilità ai produttori e mantenendo un chiaro segnale di mercato verso l'elettrificazione.
A partire dal 2035 le case automobilistiche dovranno rispettare un
obiettivo di riduzione delle emissioni del 90%, mentre le restanti emissioni del
10% dovranno essere compensate mediante l'uso di acciaio a basse emissioni di carbonio prodotto nell'Unione o da
carburanti elettronici e biocarburanti. Ciò consentirà ai veicoli ibridi plug-in (PHEV), agli ibridi leggeri e ai
veicoli con motore a combustione interna di svolgere ancora
un ruolo oltre il 2035, assieme ai veicoli completamente
elettrici (EV) e a
idrogeno.
Prima del 2035 i costruttori di automobili potranno beneficiare di
"supercrediti" per le piccole auto elettriche prodotte nell'Unione europea, che verranno vendute a prezzi accessibili. L'Omnibus introduce anche una
nuova categoria di veicoli nell'ambito dell'iniziativa Small Affordable Cars, che copre
veicoli elettrici fino a 4,2 metri di lunghezza. Ciò consentirà agli Stati membri e alle autorità locali di sviluppare
incentivi mirati, stimolando la domanda di veicoli elettrici di piccole dimensioni prodotti nell'UE.
È concessa
maggiore flessibilità per il segmento dei
furgoni, in cui la diffusione dei veicoli elettrici è stata strutturalmente più difficile, con una
riduzione dell'obiettivo di CO2 per il 2030
dal 50 % al 40%.
Il pacchetto europeo prevede anche il
rafforzamento dell'industria europea delle batterie. Con una dotazione di
1,8 miliardi di euro, il Battery Booster accelererà lo sviluppo di una catena del valore delle batterie interamente realizzata nell'UE. Nell'ambito del Battery Booster, 1,5 miliardi di euro sosterranno i produttori europei di celle per batterie
attraverso prestiti senza interessi. Ulteriori misure mirate sosterranno gli investimenti, creeranno una catena del valore europea delle batterie e promuoveranno l'innovazione e il coordinamento tra gli Stati membri.