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Gran Bretagna: il declino di un ex-impero

Il declino della Gran Bretagna è da manuale nella storia su come nascono e muoiono gli imperi e le civiltà


Nel periodo del suo massimo fulgore cominciano le condizioni per il declino, infatti aumenta l'autoreferenzialità e la mancanza di autocritica che comincia a ridurre lo spirito creativo di risposta al mondo che cambia. Dagli anni trenta il declino diventa sempre più evidente per una minore capacità nella élite al potere di affrontare le nuove sfide con creatività rimanendo più propensa a ossificarsi sui fasti del recente passato. Illusa dal potere conquistato negli anni venti decide come atto di forza di imporre la convertibilità della sterlina in oro; questa scelta, criticata da Keynes, fu un disastro legato all'incapacità della classe dirigente di capire i cambiamenti che stavano avvenendo nel mondo e di comportarsi in modo innovativo. Il crollo dell'iniziativa colpì le colonie creando i primi segni di dissenso da parte delle stesse che sarebbero cresciuti a ridosso della seconda guerra mondiale. Figlio della stessa autoreferenzialità fu il perdente braccio di ferro per la tenuta del Canale di Suez nel 1956 finito all'Egitto di Nasser.

La rivoluzione finanziaria con la fine del gold exchange standard colpì la finanza inglese costringendola all'aiuto del FMI, era un segnale di rottura con il passato e l'inizio vero del declino; l'ascesa di Margareth Thatcher e l'errore di seguire il neoliberismo finanziario dettato dagli Stati Uniti hanno determinato il collasso culturale ancora prima che economico. Avere sposato senza critiche il neoliberismo finanziario ha distrutto la manifattura che era di eccellenza in tanti settori ed ha preparato un declino ed una posizione politica di sudditanza agli Stati Uniti. La Brexit infine, frutto ancora una volta di cecità politica e figlia di una suicida autoreferenzialità ha fatto il resto, la classe politica si è dimostrata sempre più inadatta al compito del governo e del cambiamento richiesto dalla storia ruotando su sé stessa come la porta di un saloon; non le è mancata la ridicola farsa sul confronto con il nostro paese che, a dispetto di rating marcatamente opportunistici, dimostra una vitalità della manifattura che loro non hanno più.

Su questa strada si sono da tempo già avviati gli USA con una mancanza di leader ed incapaci di trovare una soluzione ai problemi che pensano di risolvere allo stesso modo con cui li hanno creati; è già cominciato l'ondivago andamento del dollaro i cui sterminati volumi senza una base reale di riferimento sembrano un'immensa piramide rovesciata con alla base una minimale quantità di oro.

Quando vengono meno le qualità nella classe dirigente, la storia dell'Inghilterra lo dimostra e quella degli Usa sembra imitarla, le civiltà e le società cominciano a disgregarsi ed a collassare; "allora comincia la decadenza profonda che non è una paralisi delle facoltà naturali della classe dirigente, ma un collasso della loro eredità sociale che blocca ed inibisce qualsiasi azione di rinnovamento ed il crollo di una società interviene quando la decadenza è da tempo iniziata: le civiltà, in altre parole, non scompaiono per morte violenta ma per suicidio". (A. Toynbee, Le civiltà nella storia, pag. 356).




(Foto: © Melinda Nagy/123RF)
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