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Dibattiti

Sanzioni, oro, Cina, politiche monetarie

All'inizio del 1939 la Germania è in piena corsa al riarmo. Hitler ha un fortissimo bisogno di soldi e chiede alla Reichsbank di concedere ampi crediti al governo per finanziare la preparazione della guerra. Il governatore Hjalmar Schacht e alcuni componenti del direttorio della banca centrale, tutti membri del partito nazista, si oppongono alla richiesta e in una lettera dai toni molto accesi espongono i rischi di stabilità per il marco e di solvibilità per il Reich. Sanno che questo costerà loro il licenziamento.

Poche settimane più tardi, in marzo, Hitler annette quello che resta della Cecoslovacchia e crea il Protettorato di Boemia e Moravia. La sua intenzione non è solo dettata dalla volontà di ampliare il Lebensraum, ma, più prosaicamente, anche dal desiderio di mettere le mani sull'oro cecoslovacco. Sette giorni dopo l'annessione la Germania chiede alla Banca dei Regolamenti Internazionali di spostare l'oro dal conto ceco al conto tedesco. La BRI chiede alla Bank of England, presso la quale sono materialmente custoditi i lingotti, di procedere. Il giorno successivo l'oro è diventato tedesco.

Per questa decisione la Bank of England subisce critiche dalla Francia e dallo stesso Tesoro britannico, ma difende fino all'ultimo la sua scelta. La BRI è nostro cliente, dice, e noi siamo tenuti contrattualmente a rispettarne le richieste. Qualche anno dopo, a Bretton Woods, il segretario al Tesoro americano Harry Dexter White chiederà di sciogliere la BRI, ma non se ne farà nulla.

La vicenda è stata ricostruita da Pavlos Roufos dell'università di Kassel sulla base di documenti recentemente pubblicati dalla Bank of England. Mostra, viene da dire, la radicale differenza tra come si ragionava una volta e come si ragiona oggi. Proviamo infatti a pensare a una Russia che, pochi giorni dopo avere invaso l'Ucraina, chiede alle banche centrali occidentali di consegnarle l'oro e i titoli che Kiev ha in custodia presso di loro e a una Fed, Bce e Bank of England che il giorno successivo dispongono il trasferimento. Come sappiamo, è andata diversamente e Stati Uniti ed Europa si apprestano a trasferire dalla Russia all'Ucraina oro e riserve russi detenuti in Occidente.
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