Quanto alle borse, meglio approfittare della correzione della borsa americana o partecipare al vertiginoso rialzo di quelle europee e cinesi? A un intervistatore che gli ha chiesto nei giorni scorsi se fosse il caso di passare dall'America all'Europa, Mohammed El-Erian ha risposto di no, argomentando che l'Europa manca di quei temi di fondo convincenti, soprattutto sulla frontiera dell'innovazione, necessari per un investitore che guarda al lungo termine. È una tesi interessante, alla quale potremmo aggiungere una riflessione sul modello europeo di scegliere dall'alto i campioni dell'innovazione su cui puntare, scegliendoli magari sbagliati, come mostra l'esperienza di Northvolt. La Cina, diversamente dall'Europa, non sovvenziona direttamente un'impresa scelta a tavolino, ma finanzia tutti quelli che si vogliono cimentare in un nuovo settore e lascia che dalla loro concorrenza emerga un campione altamente competitivo.
Detto questo, la portata degli stimoli, che in Germania equivalgono a due punti di Pil all'anno per dieci anni, ha una portata tale da superare ogni obiezione. Per quest'anno, inoltre, gli stimoli europei coincidono con una complessa fase di ristrutturazione dell'economia americana, chiamata a sgonfiare il settore pubblico che ne ha stimolato lo sviluppo negli anni di Biden e a sostituirne la spinta propulsiva con il settore privato.
Intendiamoci, parlare di recessione negli Stati Uniti è, sulla base dei dati disponibili, decisamente fuori luogo. C'è però, in una situazione molto fluida, un calo della crescita di un punto percentuale rispetto all'anno scorso, proprio mentre la Cina conferma il 5 per cento del 2024 anche per quest'anno e l'Europa si avvia a un deciso miglioramento.
Inoltre, non esiste solo la frontiera dell'innovazione. Esistono settori tradizionali che in presenza di una domanda aggiuntiva non possono che avere benefici nonché settori, come quello legato al riarmo, che sono particolarmente suscettibili di evoluzione tecnologica. Gli armamenti sono del resto da sempre un contributore importante all'export europeo e il loro ruolo in un mondo instabile non potrà che crescere.
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