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Garante Privacy multa Aspi per trattamento dati app Free to X

Autostrade per l'Italia: "Già adeguati alle indicazioni del Garante". La società si era conformata alla normativa privacy nel corso del procedimento

Economia
Garante Privacy multa Aspi per trattamento dati app Free to X
(Teleborsa) - Una sanzione di un milione di euro è stata comminata dal Garante privacy ad Autostrade per l'Italia (Aspi) per avere trattato in modo illecito i dati di circa 100mila utenti registrati alla app per il rimborso del pedaggio, denominata Free to X. Le criticità del servizio – che consente la restituzione, totale o parziale, del costo del biglietto autostradale per i ritardi dovuti ai cantieri di lavoro – erano state segnalate al Garante da una associazione di consumatori. L'Autorità – spiega la Newsletter del Garante – ha accertato che Autostrade riveste il ruolo di titolare del trattamento e non di responsabile, come invece indicato nella documentazione che regola i rapporti tra Aspi e la società Free to X che ha realizzato e gestisce la app, nonché nell'informativa resa al riguardo agli utenti.

"L'errata qualificazione dei ruoli privacy rivestiti dalle due società – sottolinea il Garante – ha immediate ripercussioni sull'informativa resa agli utenti che pertanto non è stata correttamente formulata. L'informativa avrebbe dovuto infatti riportare l'effettiva identità del titolare, ossia Aspi, nonché tutte le ulteriori informazioni per assicurare un trattamento corretto e trasparente, come previsto dal Regolamento. Aspi è incorsa, inoltre, in una ulteriore violazione per non aver designato Free to X quale responsabile del trattamento".

Il Garante non ha, tuttavia, indicato ad Aspi misure correttive poiché la società nel corso del procedimento si è conformata alla normativa privacy. Autostrade per l'Italia – fa sapere Aspi in una nota – si è, infatti, già adeguata dal 15 dicembre scorso alle richieste del Garante della Privacy che chiedevano alla società di gestire direttamente, e non tramite la controllata Free to X, i dati relativi al cashback in caso di ritardi per code dovuti ai cantieri. Nella nota Aspi mette in evidenza che la stessa autorità ha riconosciuto la gratuità del servizio reso. "In merito alla sanzione di un milione di euro comminata dal Garante della protezione dei dati personali ad Autostrade per l'Italia – afferma Aspi – l'azienda spiega che, come si evince dal testo del provvedimento adottato dall'Autorità stessa, questa è dovuta non a una illecita o scorretta gestione dei dati degli utenti registrati all'applicazione per richiedere il cashback, bensì a una questione di attribuzione della titolarità ovvero della responsabilità del trattamento a una società che è interna al Gruppo. Infatti, secondo il Garante, il soggetto competente quale titolare del trattamento dei dati non dovrebbe essere individuato in Free To X, la controllata di Aspi che gestisce il servizio di rimborso, ma in Autostrade per l'Italia stessa. La natura della violazione accertata, quindi, attiene ad aspetti di individuazione dei soggetti, ovvero chi è il titolare e il responsabile del trattamento tra ASPI e Free To X. Nel pieno rispetto dell'Autorità e con spirito di piena collaborazione – prosegue la società – Aspi già il 15 dicembre 2022 si era conformata alle indicazioni del Garante in merito alla titolarità del servizio Cashback. L'Autorità – prosegue Aspi – ha peraltro rilevato che il servizio di cashback è gratuito e che dal trattamento in questione la società non ha conseguito alcun beneficio economico".


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