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Salario minimo, affossata la proposta di legge. Opposizioni ritirano firma

L'Aula respinge l'emendamento dell'opposizione che puntava a riscrivere il testo della commissione Lavoro

Economia
Salario minimo, affossata la proposta di legge. Opposizioni ritirano firma
(Teleborsa) - È scontro alla Camera sul salario minimo. La maggioranza in commissione, con un emendamento interamente sostitutivo approvato in commissione dal centrodestra, ha affossato la proposta di legge unitaria (eccetto Iv) trasformandola in una legge delega e cancellando la previsione di una retribuzione minima per legge di 9 euro lordi l'ora. Un atto al quale le opposizioni hanno risposto ritirando la firma dalla proposta. I lavori dell'aula della Camera sulla Pdl sul salario minimo, dopo una sospesensione per consentire ai parlamentari di partecipare alla manifestazione indetta dalla comunità ebraica romana, sono ripresialle 20,30. Le dichiarazioni di voto e il voto finale ci saranno invece domani.
Dopo che è stato bocciato l'emendamento dell'opposizione che puntava a riscrivere il testo della commissione Lavoro, il presidente M5S Giuseppe Conte ha strappato in Aula alla Camera il testo della proposta di legge sul salario minimo. "Questo gesto proditorio non lo compirete nel mio nome e nel nome del M5S. Per questa ragione ritiro la firma da questo provvedimento perché state facendo carta straccia del salario minimo legale. Questa battaglia è stata rallentata, ma la vinceremo perché il Paese è con noi" ha detto Conte.

"Meloni non ha avuto il coraggio di farvi votare contro la nostra proposta. Ha preso un sotterfugio, quello di una maggioranza che accetta solo di pigiare dei tasti. Potevate avere un sussulto di dignità e invece niente. Siete rimasti a capo chino – ha detto nell'Aula della Camera la segretaria del Pd Elly Schlein dopo la bocciatura dell'emendamento dell'opposizione alla pdl sul salario minimo –. Siete d'accordo sullo sfruttamento dei lavoratori".

"Ritiro la mia firma da questa proposta di legge, non intendo e non intendiamo mettere i nomi e le nostre facce su un atto indecente di pirateria politica e istituzionale – ha affermato Nicola Fratoianni –. Si può fare tutto o quasi nella dialettica parlamentare quello che non va bene è trasformare un testo d'iniziativa parlamentare delle opposizioni in una legge delega del governo, è uno schiaffo al Parlamento".

"Annuncio il ritiro della mia firma alla pdl sul salario minimo perché mancano decreti attuativi alle leggi delega. Ci metterete 18 mesi a occuparvi del pregresso e del salario minimo ne parlerete molto dopo. L'iniziativa, dunque, i sottrae a questo testo" ha detto Matteo Richetti, capogruppo di Azione.

"Non è accettabile che una maggioranza con i vostri numeri non riesca a esprimere un voto contrario davanti al Paese rispetto a una proposta delle opposizioni ampiamente condivisa: non avete il coraggio di pigiare il tasto rosso e affossare un provvedimento ragionevole che avrebbe dato una risposta a milioni di lavoratori. Non avete avuto il coraggio politico. Per questo motivo ritiro la mia firma dalla proposta di legge – ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi –. «L'emendamento della maggioranza alla legge sul salario minimo non solo ne stravolge il senso, ma trasformandola in una legge delega di fatto consegna al Ministero del Lavoro l'intera questione, non solo si bypassa il Parlamento, non solo si strumentalizza il CNEL quarta istituzione dello Stato, ma salta anche il confronto con le parti sociali. Da un lato – ha proseguito – si dice che si vuole potenziare la contrattazione collettiva e dall'altro si avanza una proposta legislativa che entra pesantemente dentro la contrattazione collettiva emarginando dal dibattito le organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative. In questi mesi di dibattito sul salario minimo abbiamo imparato la delicatezza e la complessità del tema, per cui le linee guida previste dal testo a prima firma Rizzetto non possono rassicurare per niente. In primo luogo come detto il testo non garantisce alcune retribuzione minima ai lavoratori poveri, ma rischia di complicare il quadro rendendo ancora più incerto quale contratto collettivo applicare proprio in quei settori come gli appalti, i servizi e la logistica che sono invece quei settori dove non solo sarebbe utile una legge che contemporaneamente fissi un minimo per legge e spazi via la contrattazione pirata".





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