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Magie a Francoforte

La BCE si compra tutto il nuovo debito pubblico italiano e lo spread sparisce


Nel frattempo, tra la fine del 2019 e lo scorso settembre, il debito pubblico è passato da 2.410 a 2.578 miliardi di euro, con un incremento di 168 miliardi di euro. Non tutto questo maggior debito è stato speso, perché il Tesoro lo ha usato in parte per incrementare di ben 67,8 miliardi di euro le proprie "disponibilità liquide", una sorta di salvadanaio che fa da scorta che è cresciuto da 32,9 a 110,7 miliardi di euro.

A fronte di titoli emessi per la astronomica somma di 168 miliardi, lo spread si è praticamente azzerato: una maia?

Tutto sta nella politica monetaria decisa dalla BCE, ed in particolare negli acquisti di debito pubblico sul mercato secondario. Nel caso dell'Italia, sono stati effettuati acquisti netti di titoli di Stato per 142,8 miliardi:
  • 47,6 miliardi nell'ambito del PSPP nel periodo gennaio-settembre 2020;
  • 95,2 miliardi di euro nell'ambito del PEPP nel periodo marzo-settembre 2020.

Visto che le emissioni del Tesoro italiano sono ammontate finora a 168 miliardi, il mercato ha dovuto coprire appena 25,3 miliardi di emissioni nette, meno dei 29 miliardi dell'intero 2019.

Insomma, al mercato si sta chiedendo poco e niente: ha fatto tutto la BCE.
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