Milano 19-dic
44.758 +0,66%
Nasdaq 19-dic
25.346 +1,31%
Dow Jones 19-dic
48.135 +0,38%
Londra 19-dic
9.897 +0,61%
Francoforte 19-dic
24.288 +0,37%

Prezzi disordinati: inflaziona chi può

E le Banche centrali sono impotenti


E' evidente che, anche in questo caso, una stretta monetaria da parte delle Banche centrali, in termini di un aumento dei tassi di interesse o di una riduzione della liquidità in circolazione non sortirebbe alcun effetto positivo: si strozzerebbe l'attività di migliaia di imprese e si entrerebbe in recessione. Certo, a quel punto il prezzo del barile, come quello dei trasporti su nave crollerebbe, ma avremmo solo fallimenti a catena e centinaia di migliaia di disoccupati.Siamo troppo abituati a ragionare sull'inflazione in termini troppo schematici: quello dei risparmiatori che ci rimettono, perché l'inflazione erode il valore reale dei loro depositi, rendendo necessario aumentare i tassi di interesse: oppure delle imprese che lucrano con l'aumento dei prezzi, poiché così rimborsano più agevolmente i debiti che hanno contratto. Ed ancora, quando si parla di una inflazione trainata dai salari che aumentano più velocemente della produzione, imponendo una stretta fiscale o monetaria che, riducendo la domanda aggregata, faccia aumentare la disoccupazione e blocchi così le richieste di salari più alti.

Ci troviamo in un momento di riavvio della attività economica, convulso e disordinato: chi può aumenta i prezzi.

Chi lavora in un settore caratterizzato da una offerta molto ampia e frammentata dove non è possibile fare cartello, oppure produce beni o servizi non di prima necessità, non può aumentare i prezzi, e in taluni casi deve addirittura abbassarli se vuole vendere.

Chi si trova in condizioni di oligopolio, o fornisce prodotti indispensabili come quelli energetici, riesce invece a sfruttare la ripresa economica e può aumentare agevolmente i prezzi di vendita.

Questo è il mercato.

E le Banche centrali sono impotenti

Prezzi disordinati: inflaziona chi può
Condividi
"
```