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Triplice Shock, Triplice Italia

Oltre le illusioni del PNRR, del 110% in edilizia e del Reddito di Cittadinanza


Nel 2022 ci troviamo di fronte ad un triplice shock: dal punto di vista sistemico, era già stata prevista una transizione energetica orientata alla decarbonizzazione della produzione entro metà secolo, che già imponeva una serie di costi aggiuntivi al sistema economico.

Alla già ipotizzata leva dei prezzi energetici su base fiscale, volta ad incentivare la sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili, si è sostituita quella del mercato: questo è il secondo shock. Le risorse energetiche fossili costano più care per le imprese e per i consumatori finali, ma il loro maggior costo non viene incamerato dalle finanze pubbliche per essere speso in modo da finanziare la transizione. C'è un enorme buco di finanziamento della transizione energetica, insieme ad un fabbisogno di sostentamento per evitare il fallimento di imprese ed il collasso delle famiglie.

Accanto all'aumento dei prezzi dell'energia, che comporta una inflazione da costi all'importazione, c'è il terzo shock, quello di una politica monetaria restrittiva da parte della Fed ed in misura temporaneamente attendista da parte della Bce. Ciò comporta comunque un maggior costo del finanziamento dei debiti pubblici ed una perdita sul valore degli asset investiti. La svalutazione dell'euro rispetto al dollaro, pari al 20% in un anno, aggrava la situazione.

C'è chi pensa ad un Energy Fund europeo, per fronteggiare i maggiori costi e mettere sotto il tappeto i problemi.

Dobbiamo pensare al futuro, delineare il contesto della divisione internazionale del lavoro in cui l'Italia dovrà inserirsi.

Oltre le illusioni del PNRR, il 110% in edilizia ed il Reddito di Cittadinanza

Triplice Shock, Triplice Italia
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