Anche la
Francia continua a galleggiare malamente, visto che il passivo di -14 miliardi di dollari del 2019 è arrivato a -35 miliardi nel 2022.
L'Italia, a sua volta, ha visto erodere il suo attivo, passando dai +65 miliardi del 2019 ai -3 miliardi del 2022.Gli Usa stanno tentando la strada della industrializzazione nei comparti del green e della produzione informatica.
Anche in Europa si è decisa la stessa strategia. Ma è sfida incertissima, soprattutto perché il valore degli asset che si distruggono in Europa sono enormi, in termini finanziari, economici e di occupazione.
Azzoppare tutti insieme, la Germania, la Gran Bretagna, la Francia e l'Itali, così come mandare il Giappone a gambe all'aria, può essere molto pericoloso.
Servirebbe una strategia diversa, meno distruttiva: deintensificare il lavoro nei Paesi in cui c'è un attivo commerciale strutturale, Germania e Giappone per primi, spostando il driver della crescita dall'export al maggior benessere interno. Ma è una logica non conforme ai principi della competizione capitalistica.
In questa frenesia della transizione energetica ed ambientale, il G7 sta affondando: distruggere per ricominciare da zero, facendo tabula rasa, può essere una pericolosa illusione.
Saldi commerciali strutturali eccessivi, attivi e passivi, portano a crisi e conflittiNecessari Processi di Riequilibrio
"