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Necessari Processi di Riequilibrio

Saldi commerciali strutturali eccessivi, attivi e passivi, portano a crisi e conflitti


Ma entrambi questi Paesi, per motivi diversi, stanno vedendo andare a picco il loro export.

Nel 2022, la Germania ha avuto il peggior saldo attivo delle partite correnti dal 2000, con appena 168 miliardi di dollari rispetto ai 294 miliardi del 2019, l'anno che precede la crisi sanitaria del biennio 2020-2021. Un importo praticamente dimezzato, come dimostra anche la percentuale sul PIL, passata dal 7,5% al 4,2%.

Il Giappone è passato da un saldo attivo di 176 miliardi di dollari del 2019 ad uno di appena 58 miliardi nel 2022, riducendosi quindi ad un terzo, come dimostra anche la percentuale sul PIL, crollata dal 3,4% all'1,3%.

Tutto questo si riflette sul valore complessivo dei saldi delle partite correnti dei Paesi del G7, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti, che è precipitato da un saldo negativo per 9 miliardi di dollari nel 2019 ad uno negativo per 939 miliardi di dollari nel 2022.

In pratica, il minor avanzo commerciale di Germania e Giappone, i due Paesi che tenevano insieme a galla gli equilibri del G7, ora li sta facendo affondare.

Il fatto è che alla riduzione che abbiamo rilevato dei saldi attivi di Germania e Giappone non ha corrisposto affatto una riduzione del saldo passivo degli Stati Uniti: il loro disavanzo è peggiorato, passando dai -620 miliardi di dollari del 2019 ai -985 miliardi del 2022.

Purtroppo, anche il saldo passivo della Gran Bretagna è precipitato, passando dai -77 miliardi di dollari del 2019 ai -154 miliardi del 2022.
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