(Teleborsa) - In America si festeggiano solo tre festività nazionali dedicate a personaggi storici: uno è Cristoforo Colombo, che la scoprì. L'altro è George Washington, che la fondò e ne divenne in primo Presidente. Il terzo personaggio contribuì invece a renderla più unità, pacifica e integrata: si tratta di Martin Luther King, che oggi viene celebrato e ricordato in tutti gli Stati Uniti.
Fu l'allora Presidente Ronald Reagan che, nel 1983, chiese ed ottenne l'istituzione di una festa nazionale in suo onore da celebrarsi il terzo lunedì di gennaio e comunque vicino al 15 gennaio, giorno della sua nascita. Solo tre anni dopo, tuttavia fu celebrata ufficialmente. E non in tutti gli Stati.
Dal 1993, finalmente, il Martin Luther King Day è festa nazionale in tutti i 50 Stati americani, con scuole, banche, uffici e mercati azionari chiusi.
Perché al giorno d'oggi nessuno può negare il grandissimo contributo che il pastore protestante ha dato al difficile cammino degli States verso una società più equa a livello di diritti umani.
Celeberrima la frase: "Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: 'Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali'".
Chissà se sarebbe soddisfatto dell'attuale società americana…