(Teleborsa) - 'Atto sofferto, fatto a favore della città'. Così definisce il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, la decisione dell'esecutivo di sciogliere il Comune di Reggio Calabria, per "contiguità" con la criminalità organizzata.
E' la prima volta che il provvedimento viene preso per un capoluogo di provincia. Una 'decisione sofferta' presa all'unanimità e, dovuta, ha spiegato il ministro, "non al dissesto finanziario", evento che ancora non si è verificato e che "speriamo che il Commissario ponga in essere misure per evitarlo", ma "per la contiguità con alcuni ambienti" e per "alcune azioni" o omissioni che facevano pensare appunto ad una "contiguità". Comunque "non a infiltrazioni" mafiose.
La Cancellieri, ha precisato che lo scioglimento riguarda soprattutto questa amministrazione, non quella precedente ed è "un atto preventivo, non sanzionatorio".
Per i prossimi 18 mesi la città sarà amministrata da una commissione di tre membri.