(Teleborsa) - Cipro torna sui suoi passi e, a sorpresa, ha prolungato la festività forzata delle banche, contravvenendo a quanto annunciato in precedenza.
Ci si attendeva che oggi riaprissero tutte le banche ad eccezione delle due in liquidazione, la Laiki Bank e la Bank of Cyprus, sottoposte a procedura straordinaria per la pulizia degli attivi. Invece, una nota della banca centrale cipriota, la scorsa notte, ha prolungato la chiusura degli sportelli sino a tutta la giornata di mercoledì, quindi le porte delle banche saranno riaperte solo giovedì mattina.
Ormai, le banche cipriote sono chiuse da oltre una settimana dal 16 marzo scorso, quando l'Eurogruppo ha imposto al Governo cipriota condizioni capestro per il salvataggio del settore bancario, imponendo prelievi forzosi sui depositi. Poi, è arrivato l'accordo sulla tassazione dei depositi solo oltre una certa cifra ed il benestare della UE-FMI.
La decisione di tenere ancora chiuse le banche è stata, dunque, una scelta sofferta da parte del Ministro delle Finanze, su consiglio del Governatore della banca centrale, perché i bancomat nell'Isola funzionano a singhiozzo e per importi limitati. A consigliare cautela alle autorità monetarie, per evitare prelievi in massa, è stato l'ennesimo choc che ha investito i mercati europei ieri pomeriggio.
Il panico è stato alimentato dalle dichiarazioni del nuovo Presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che ha dato voce ai timori che già serpeggiavano sui mercati, parlando di un "modello Cipro" ed indicando che questo potrebbe costituire un precedente per la UE. Il numero uno dell'Eurogruppo, poi, ha ritrattato le sue dichiarazioni, sottolineando che non ne era stato compreso il senso.
Assieme alle banche anche la Borsa di Cipro ha rinviato l'apertura a giovedì, per una sola giornata, dato che il calendario già disponeva la chiusura da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile per le festività pasquali.