(Teleborsa) - Le condizioni del carabiniere ferito nella sparatoria di domenica mattina dinanzi a Palazzo Chigi restano gravi, ma i medici questa mattina mostrano un moderato ottimismo sulle sue condizioni.
Il carabiniere Giuseppe Giangrande, ferito gravemente e subito operato all'ospedale Umberto I, per un intervento di a riduzione della pressione dell'area C4-C6 a livello cervicale e di rimozione di frammenti ossei, rischia di restare paralizzato e sino a qualche ora fa veniva considerato in "gravi condizioni". Non era certa neanche la sua sopravvivenza e la prognosi era riservata.
Secondo l'ultimo bollettino medico, il "paziente resta sedato, intubato e ventilato meccanicamente e nelle prossime ore verrà fatta una valutazione clinica". Intanto, il direttore sanitario dell'Umberto I è paro stamattina più ottimista circa le condizioni di Giangrande, anche se "per ora la condizione neurologica non è valutabile".
Nel frattempo si evolve anche la situazione dell'attentatore, Luigi Preiti, che ieri è stato subito arrestato. Il PM di Roma sembra intenzionato a non chiedere la perizia psichiatrica, perché convinto che abbia "agito nel pieno delle sue facoltà mentali". Il gesto di "un esibizionista" - si sottolinea - nonostante la famiglia abbia più volte ribadito che Preiti non è mai stato un uomo violento.
Quanto alle norme di sicurezza, in vista dell'insediamento del Governo e del discorso di Enrico Letta alle Camere, la zona rossa attorno a Montecitorio è stata estesa di circa dieci metri.