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Bruxelles cambia il calcolo del PIL. Così l'Italia crescerà di più

Economia
Bruxelles cambia il calcolo del PIL. Così l'Italia crescerà di più
(Teleborsa) - Il calcolo del PIL si rifà il trucco in Europa, con grande beneficio per tutti i Paesi che vedranno la propria economia con occhi decisamente diversi.

La Commissione Europea ha fatto sapere che a partire da settembre verranno adottati nuovi standard per il calcolo del Prodotto Interno Lordo. Trattasi del cosiddetto European System of Accounts 2010 (ESA 2010), che andrà a sostituire l'ormai vetusto ESA 1995 e ad integrarsi con il System of National Accounts 2008, il sistema di calcolo globale già entrato in vigore negli Stati Uniti lo scorso mese di agosto.

Da Bruxelles spiegano che l'impatto sarà notevole, visto che aumenterà il PIL dell'Unione Europea del 2,4%. Tutto merito dell'inclusione, in sede di calcolo, di alcune voci prima non tenute in considerazione come per esempio le spese per la ricerca e lo sviluppo, le spese militari e le polizze assicurative, che saranno considerate come investimenti.

Ne sa qualcosa Washington che, grazie ai nuovi standard, negli anni dal 2010 al 2012 ha potuto contare su 3,5 punti di PIL in più.

Quale sarà il beneficio per i singoli Paesi? Finlandia e Svezia avranno una maggiorazione del PIL del 4-5%, Austria e Gran Bretagna del 3-4%, Belgio, Danimarca, Germania, Francia e Olanda di circa il 2-3%.

Anche l'Italia si prepari a dire addio ai PIL "stiracchiati": i suoi numeri pregressi lieviteranno tra l'1 e il 2%.
Quelli futuri potrebbero essere addirittura gioia per gli occhi. Oltre che un toccasana per il rapporto deficit/PIL: se sale il denominatore, scende il rapporto. E c'è già chi parla di un nuovo "tesoretto" da spendere per rilanciare l'economia tricolore.
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