(Teleborsa) - La Consulta ha detto di sì alla
fecondazione eterologa, dichiarando l'illegittimità del divieto di poter ricorrere a gameti esterni alla coppia, nella fecondazione assistita disciplinata dalla
legge 40 del 2004. La sentenza della Suprema Corte mette la parola fine anche all'ultimo divieto di potersi servire di gameti esterni alla coppia per poter procreare.
La questione di legittimità arrivata sul tavolo della Corte Costituzionale è stata sollevata da tre Tribunali quello di Milano, Catania e Firenze su richiesta di tre coppie che si erano viste negare la possibilità di potersi avvalere dell'aiuto di donatori per poter diventare genitori.
Fin dalla sua nascita, avvenuta a febbraio 2004, la legge 40 è al centro di articolati dibattiti poiché pone una serie di limiti alla procreazione assistita e alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni.
La sentenza arriva ad un anno dalla morte di
Robert Geoffrey Edwards biologo inglese, pioniere della tecnica che nel 2010 vinse il Premio Nobel per la medicina proprio per le sue ricerche legate allo "sviluppo della fecondazione in vitro".