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La Russia accende la miccia in Ucraina

Politica
La Russia accende la miccia in Ucraina
(Teleborsa) - Continua a lievitare la tensione in Ucraina, dove scende in campo direttamente l'esercito per scoraggiare derive secessioniste in altre città vicine al confine russo, dopo la la Crimea e l'enclave russa di Donetsk. Il presidente ucraino ad interim, Oleksander Turcinov, afferma che "la Russia sta conducendo una guerra contro l'Ucraina", sottolineando di aver mobilito l'esercito del suo paese per un'operazione antiterrorismo su vasta scala.

La replica del Cremlino non si è fatta attendere, ritenendo "vergognoso" il dispiegamento delle forze militari da parte del governo ucraino e formalizzando l'intenzione di Mosca a portare il "caso Ucraina" al Consiglio di sicurezza dell'ONU e all'OCSE, per una discussione urgente.
Il botta e risposta prosegue con Kerry, Segretario di Stato Usa, che in un colloquio telefonico con l'omologo russo, lo ha avvertito che "se la Russia non ritirerà le proprie truppe e non adotterà misure tali da contenere l'escalation militare nel territorio ucraino, dovrà affrontare ulteriori conseguenze".

Si tratta adesso di vedere che tipo di conseguenze e che opzioni la politica si riserverà di esercitare, per dirimere una questione che comincia davvero a preoccupare oltre ogni ragionevole dubbio.

Infine, si dice preoccupata anche la NATO che, per voce del suo segretario generale, Rasmussen, dice "Vediamo una campagna di violenza concertata dai separatisti pro-Russia, che puntano a destabilizzare l'Ucraina come stato sovrano. La ricomparsa di uomini con armi speciali russe e uniformi anonime, come quelle indossate dalle truppe russe durante la presa illegale e illegittima della Crimea, è un fatto molto grave".
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