(Teleborsa) - La visita del presidente russo, Vladimir Putin, in Cina, sta aiutando il rally di borsa di
Gazprom, il più grande produttore di gas del mondo, che stante al progetto di un accordo di fornitura di gas per almeno un decennio alla stessa Cina, ha visto scatenarsi la speculazione sul titolo quotato a Mosca con le quotazioni aumentate del 15% in una settimana.
"La Russia e la Cina sono più vicini a un accordo importante che non si era mai visto prima", ha dichiarato Karen Kostanian , analista di Bank of America. "Mentre la Russia cerca di
diversificare le sue esportazioni di gas naturale lontano dall'Europa, la Cina vuole diversificare le sue importazioni di combustibile" e questo pone la Russia nelle migliori condizioni possibili per negoziare in posizioni di vantaggio con tutti suoi interlocutori, forzando anche sulla componente dei prezzi, in quanto la crescente domanda di carburanti in Cina ha spinto i prezzi a un livello che probabilmente sarà accettabile per entrambe le parti.
Al di la dell’accordo, resta comunque il fatto che Gazprom dovrà spendere circa 56 miliardi dollari fino al 2019 per costruire un nuovo gasdotto verso la Cina e sviluppare i giacimenti di gas Kovykta e Chayanda in Siberia orientale per la fornitura del gas.